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INK regia di Jamin Winans

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ferzbox     7½ / 10  22/03/2017 01:14:40Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Film d'esordio di Jamin Winans, un regista uscito ufficialmente fuori solo da poco tempo con "11:59" e "Frame", due film che penso visionerò per la curiosità che Winans è riuscito a farmi nascere con questo "Ink".

Parlare di "Ink" non è cosa semplice; Winans mostra sin da subito una consapevolezza nel voler esplorare il cinema sperimentale, mostrando un racconto che unisce oniricità a realtà, fantasia a dramma, luce a ombra e la vita con la morte.
Lo scenario è rappresentato da un'ipotetica manifestazione della nostra realtà in comunione con esseri angelici(visti come fantasmi responsabili dei sogni delle persone e molto simili a dei vigilanti urbani) ed esseri demoniaci (definiti "Incubus"),dall'aspetto molto "Lynchano"che sembrano estrapolati da un'istallazione di videoarte contemporanea(da una parte mi hanno ricordato anche lo stile de "La città perduta" di Jean-Pierre Jeunet).
Essi sono gli spiriti dei morti, chiamati ad intervenire con il destino degli umani e destinati a scontrarsi sempre gli uni con gli altri; come il bianco e il nero, lo ying e lo yang....o le due facce della medesima medaglia.
Da questo presupposto Jamin Winans racconta una storia di vita e sopravvivenza che vede mettere all'opera(in modo visionario ed anche poetico) l'incredibile meccanismo che fa funzionare questo ipotetico mondo.
Nonostante il film sia decisamente di nicchia e sperimentale, riesce comunque a non risultare autoreferenziale; probabilmente grazie anche alla buona resa dei personaggi che, per quanto decisamente alternativi e videoclippari, riescono comunque a non risultare eccessivamente criptici.
Da lodare il montaggio, la regia e la fotografia...notevoli e ben gestiti per un low budget; peccato solo per la storia che non sempre è riuscita a trasmettermi quella scossa emotiva necessaria per giudicarla notevole quanto la cura per il comparto tecnico, ma rimane comunque un prodotto singolare da apprezzare e guardare con attenzione; sopratutto per chi si diverte a scavare nei meandri più profondi dei generi.