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APRILE regia di Nanni Moretti

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kafka62     6 / 10  10/05/2018 11:19:16Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Giunto a metà della sua vita e alla tanto sospirata maturità (ma solo alla fine del film, perché per il resto si rivela più idiosincrasico e paranoico che mai), Nanni Moretti si fa folgorare sulla via di Damasco dalla filosofia del carpe diem e, molto opportunamente, decide che è meglio vivere "per" (per la famiglia, per il figlio, per le cose belle) che "contro" (contro il qualunquismo, contro la maleducazione, contro l'ignoranza diffusa). E' questa, in estrema sintesi, la morale di un film che segue Moretti nei mesi che precedono e seguono la nascita del suo primogenito e la vittoria del centro-sinistra alle elezioni politiche: privato e pubblico si intrecciano in continuazione, ma questa volta il secondo è inesorabilmente e definitivamente perdente.
Moretti ha un innato talento per la composizione dell'immagine, e anche "Aprile" non fa eccezione, disseminato com'è di inquadrature pregevolissime (il gigantesco foglio di ritagli di giornale nel quale si avvolge con masochistica voluttà, l'arrivo della nave carica di profughi albanesi, la successione concitata e comicissima di telefonate dall'ospedale con Moretti in primissimo piano, alcuni campi lunghissimi in cui invece si osserva nei momenti di gioia o di riflessione). Al di là dei molti meriti (la leggerezza, la deliziosa autoironia), al termine della visione spiace tuttavia constatare quello che è, a mio avviso, il sintomo di una innegabile involuzione artistica: la latitanza di una storia, di un soggetto che vada al di là di una struttura episodica e frammentaria (non è un caso che il regista confessi di non riuscire più a leggere altro che racconti). Con "Caro diario" prima e con "Aprile" poi, Moretti ha dato avvio a una sorta di personalissima autobiografia in immagini, con la quale sembra avere temporaneamente abdicato all'aspirazione di offrire una organica rappresentazione cinematografica della realtà di oggi, cosa che il filtro del suo alter ego Michele Apicella gli consentiva invece con successo in passato.