tonnorefanio 8 / 10 26/02/2011 15:24:31 » Rispondi Arrivato al suo sesto lungometraggio, Moretti decide di fare il punto della situazione, ricorrendo a filmati di repertorio ("La sconfitta"), citazioni ("Il dottor Zivago") e auto-citazioni ("E non hai pietà tu di me"). E' il primo film veramente lineare di Nanni Moretti: ormai la voglia di sperimentare propria dei primi lavori è definitivamente cessata, e le tante idee che componevano i film del passato ora lasciano il posto ad una trama molto semplice, che il regista riesce adeguatamente a sviluppare. Secondo me è forse la prima volta che Moretti si sente a suo agio nella realizzazione di questo film, anche perchè i suoi prodotti successivi seguiranno più o meno lo stesso schema, raggiungendo una maturazione che avrà il suo punto più alto in "Caro Diario" (1993)