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IL PRIGIONIERO DELLA SECONDA STRADA regia di Melvin Frank

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Invia una mail all'autore del commento kowalsky     7½ / 10  20/09/2010 01:50:00Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sottovalutato spaccato minimalista (da un dramma di Neil Simon) che ancora oggi stupisce per il suo notevole impatto sociale. Nonostante qualche riserva sull'origine teatrale del testo - del resto più che evidente - questa sorta di melò coniugale e urbano enfatizza splendidamente la prigionìa deprimente di un certo habitat (cfr. il quartiere), reso ancora più emozionante dal susseguirsi di avvenimenti negativi dei due protagonisti.
Anne Brancoft e Lemmon recitano splendidamente, il loro disagio newyorkese è lo stesso che potrebbe provare qualunque persona nel mondo davanti alla chiusura retriva della propria sopravvivenza/speranza. Un film che sconsiglio ai lavoratori incalliti che devono andare in pensione: mio padre quando lo vide, poco dopo la defezione dal lavoro, ne rimase turbato