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UNA TOMBA PER LE LUCCIOLE regia di Isao Takahata

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Ciumi     7½ / 10  18/03/2011 12:08:35Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Uno strano incontro tra anime e neorealismo - poteva essere disastroso. Narra, invece, la guerra. Non gli scontri, non i nemici che sono descritti soltanto da aerei da bombardamento o sirene d'allarme, non le bandiere. Pure, gli adulti restano sullo sfondo, sono cadaveri semi-nascosti, feriti o gente che tira a campare. Vedere in un anime la madre ustionata bendata, senza volto, e poi il suo corpo invaso dalle mosche, o il busto emaciato e irritato di una bambina, suscita un effetto che, ripeto, è pericoloso: rischia un film come questo di sfruttare l'accostamento dei disegni animati con le immagini di tragedie reali, al fine primo di commuovere.
Per fortuna non ho avvertito questo. Viene denunciata la guerra, o meglio le ripercussioni che ha essa sui bambini, usando il linguaggio a loro più familiare: il cartone, ma accentato dalle sillabe della realtà, e solo una piccola poesia di lucciole che cadono nel mezzo di stenti e miseria.

Mi ha ricordato, per diversi aspetti, "Giochi proibiti" di Clement.