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LADY OSCAR regia di Jacques Demy

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arpia     5 / 10  14/01/2011 08:00:27Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Film che non ha nulla a chè vedere con la notte degli Oscar americani, ma di cui vuole essere una risposta savoiarda, mutuata dal genere Dumas, i tre o quattro moschettieri, Costanza e la collana della regina. Insomma un perenne corso e ricorso de La Corte dei Miracoli di Parigi con il suo caro caro caro Gobbo di Notre Dame. Il campanaro di San Martino per gli appassionati del genere Don Carlos e Don Giovanni. O anche il Conte di Montecristo con la novella contessa di Castiglione.
In realtà, sempre del genere minor tribunal di Theme piemontese, il film è tratto dalla mai sopita saga (con la a mi raccomando!!!) del tedesco Ludvig, ora Maximilian, di Baviera, da sempre terra di Pulzelle come la Savoia e la casa d'Orleans. Pochi sanno che tutti i castelli di Disney, da qui quo qua, alla bella addormentata nel bosco o cenerentola, sono l'esatto rifacimento di uno dei suoi tre castelli di Baviera Dysneiani. Uno di marca tedesca (cenerentola) uno in stile inglese (Alice nel paese delle meraviglie) e uno che è la piccola Versailles, destinato ad ospitare Lady Oscar con il piccolo Remy, e dolce Remy. Un genere fumettistico, letterario e cinematografico, dunque, che attraversa tutta l'Europa, non disdegnando Wagner e l'Olandese Volante, il nuovo mondo e i continenti più lontani: per la restaurazione della monarchia di Francia. Con la "di" e non con la "in", con un "ruolo" assegnato alla grammatica e alle preposizioni "semplici" dovrebbero anche meglio rendere e chiarire l'idea figurata e simbolica del problema del dolce Remì.