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LA REGINA DEI CASTELLI DI CARTA regia di Daniel Alfredson

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guidox     5 / 10  10/01/2011 19:11:48Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ed eccoci giunti all'ultimo capitolo.
purtroppo tolto il primo episodio (e con qualche riserva), non si è mai raggiunta la forza dei tre libri di Larsson.
questa terza parte, in realtà è da mettersi assolutamente in relazione con La ragazza che giocava col fuoco, visto che riprende nello stesso modo un po' scialbo tutte le vicende narrate nel secondo film.
diventa quasi insopportabile vedere due attori pessimi nei ruoli del protagonista maschile e anche nel ruolo di Erika Berger, che è quanto di più lontano dal personaggio interessante e per nulla marginale del romanzo.
purtroppo qui non c'è neanche più la buona trasposizione da libro a sceneggiatura e il tutto è talmente semplificato che sinceramente fa cascare le braccia.
tirando le somme, esperimento non totalmente fallito, ma che di sicuro lascia parecchie perplessità, anche perchè per come è stato sviluppato, sarebbe stato più coerente farci una serie televisiva, oppure limitarsi al primo Uomini che odiano le donne, che fra l'altro è l'unico indipendente dagli altri due film e ha comunque buone potenzialità, vista la storia più accattivante.
per il remake made in USA, speriamo prima di tutto che vengano scelti attori di un certo spessore, perchè la trama è certo importante, ma non da meno sono le necessarie caratterizzazioni psicologiche (ma anche fisiche eh), vero segno di distinzione dei romanzi.
e al di là dei personaggi imprescindibili, non sarebbe male rivalutare almeno una decina di personaggi (Erika, Armanskij, Zalachenko, Cecilia, Palmgren...e tutti i poliziotti principali che sia nel secondo che nel terzo libro sono appena appena tratteggiati).
e poi, più fedele al libro per alcune caratteristiche, perchè Erika e Mikael non hanno una storia d'amore (lei è già sposata), lui ha un atteggiamento piuttosto libertino, lei è sposata e il marito è a conoscenza della storia fra loro due... e se non viene spiegato si stravolgono i personaggi e di conseguenza la storia.
per finire: più spazio alle sottotrame, perchè il bello dei libri è che è tutto collegato, ma ogni personaggio arriva a questo collegamento in maniera diversa; senza spiegare nulla, è tutto troppo lineare.
boh, speriamo bene.