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BRONSON regia di Nicolas Winding Refn

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Satyr     7½ / 10  18/07/2011 21:06:14Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Qui il regista danese sfiora davvero il capolavoro, visto che, il film è stracolmo di intuizioni fulminanti.
La storia è semplicissima - Broson, il carcerato più bàstardo del regno unito, bio-pic di un uomo affetto da manie di grandezza e deliri di onnipotenza - per un registro narrativo all'inizio folgorante: Refn racconta tutto in chiave ironica e grottesca, poggia il film sulle spalle di un Tom Hardy pompatissimo e pronto a tutto, si avvale di una scenografia e una fotografia impeccabile, ma purtroppo il risultato finale è solo un buon concentrato di sequenze autoconclusive in cui il meccanismo, soprattutto nella seconda parte, comincia ad annoiare. Un difetto significativo, che lo rende imperfetto ma cmq affascinante, soprattutto nelle sequenze di finzione cinematografica in cui è Bronson stesso a raccontarci la storia da un palcoscenico di un teatro.

Impossbile non sottolineare la performance sovrumana di Tom Hardy: l'attore inglese non indietreggia neanche di fronte a un nudo integrale. Bellissima la colonna sonara: la sequenza in cui il protagonista balla lobotomizzato in un manicomio criminale sotto le note di It's a Sin dei Pet Shop Boys, è un opera d'arte. Nonostante i difetti, Refn porta sempre a casa la pagnotta. E il suo talento dietro la macchina da presa è indiscutibile.