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FRANZ KAFKA regia di Piotr Dumala

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Ciumi     9 / 10  27/10/2009 16:19:55Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Tanto nero, tanta ombra. I racconti - soprattutto “la metamorfosi” - e i romanzi sono appena accennati: vi si illustra più che altro la solitudine e l’angoscia dell’autore, al di là della pagina scritta; la cui atra realtà, scarna e tenebrosa come il volto di Kafka, viene solo lambita dalla fantasia dei racconti.
Sprofonda nella fissità dei suoi scritti, nella desolazione delle stanze disabitate più che abitate: degli esterni, del mondo, giusto qualche fotogramma di vento e di nere cime frondose.
Invia una mail all'autore del commento Silly  02/11/2009 19:00:46Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi


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Ciumi  02/11/2009 19:12:59Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Difficile… Potrebbe lontanamente fare riferimento al racconto “sciacalli e arabi” (ammesso che sia uno sciacallo); ma credo che sia più semplicemente una licenza poetica di Dumala. L’immagine evoca una metamorfosi dinamica, un malinconico soffio dall’atra realtà e dalla malattia verso la fantasia, che la figura più statica dell’insetto forse non avrebbe reso ugualmente…