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IL GRANDE AMORE regia di Edmund Goulding

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Invia una mail all'autore del commento NotoriousNiki     8 / 10  26/05/2015 19:38:26Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Intenso melodramma di Goulding, diretto con grande mestiere da uno degli alfieri della MGM qui sotto la Warner che aveva stipulato di recente un contratto di 7 anni con la Davis e la collaborazione lavorativa perdurerà per 3-4 film.
È una Davis già padrona del palcoscenico, alla soglia dei 30 anni palesa una disinvoltura a mutare registro, a gestire personaggi dal forte temperamento o quelli più leggeri che si avvicinano alla sua età, in questo caso il soggetto la mette di fronte ad una ragazza nubile spensierata innamorata della vita e dell'ex fidanzato della sorella, ritrovatasi incinta e impossibilitata a legittimare il matrimonio causa morte al fronte dell'uomo, va a vivere con la sorella e la bambina senza mai svelarne il legame di parentela per evitare uno scandalo in famiglia, nella 2° parte il personaggio della Davis viene investito di un'aura funerea, ombrosa e severa, peculiare del personaggio che diverrà standard nella carriera della Davis, intrattabile, proibizionista ma sotto quella scorza fredda ancora umana, e per costrizione relegata a farle da zia adottata dalla sorella in grado di dargli una dote più vantaggiosa.
Epilogo straziante ed insoluto.
steven23  26/05/2015 20:11:02Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Dello stesso anno, dello stesso Goulding e con la medesima coppia formata da Brent-Davis c'è anche l'imperdibile (a mio parere) "Tramonto"... non so se l'hai visto.
Questo, invece, ammetto che rientra nei film in cui figura la Davis che ancor mi manca.
Invia una mail all'autore del commento NotoriousNiki  26/05/2015 21:12:35Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
assolutamente si, fa parte proprio di quei 3-4 film che citavo tra Goulding e la Davis che han girato sotto la Warner, bel melò, solido, che ho notato anche tu aver apprezzato (doppia cifra :D ) notare anche la comparazione tra la Davis e Bogart, debutto quasi simultaneo, han lavorato spessissimo insieme, ma dopo 10 anni di carriera l'una già star della Warner, 2 oscar in saccoccia, l'altro 10 anni di particine, poi tra 1 o 2 anni sarebbe finalmente emerso.

Come ti dicevo a suo tempo mi mancava proprio la Davis ante fifties, nel '39 ( aggiungo anche 'Il conquistatore del Messico' che ho visto) ha già una dimensione da star, mastica qualunque ruolo con nonchalance, dovrei scendere ancora di qualche anno per esaminarne un principio di crescita, pensare che la MGM l'ha scartata perchè a loro dire troppo brutta XD roba che se gli capitava una Rossy de Palma non l'avrebbero presa neanche a stirare i costumi di scena...

steven23  27/05/2015 11:17:27Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Eh sì, ricordo bene di avergli dato la doppia cifra... è stato uno dei miei primi commenti qui, e rivotandolo adesso probabilmente cambierei il corpo del commento stesso ma il voto rimarrebbe il medesimo. Si tratta di quei film che, malgrado sai bene non raggiungano il massimo a livello tecnico e registico, ti rimangono dentro come pochi altri... un altro esempio era per l'appunto "Il fantasma e la signora Muir".

Per scendere ancora dovresti arrivare a "Schiavo d'amore" di cinque anni più vecchio, "Le cinque schiave" oppure "La foresta pietrificata" del '36 (a proposito di lavori a fianco di Bogart)... in quest'ultimo, forse, risulta ancora un po' acerba. A me sarebbe piaciuto dare un'occhiata anche a "Jimmy il gentiluomo", in coppia con un altro mostro qual è Cagney, solo risulta praticamente irreperibile.