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METROPOLIS (1927) regia di Fritz Lang

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Arkantos     10 / 10  10/01/2017 23:54:21Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Incredibile, siamo giunti già al 200° commento su Filmscoop! E sto film compie 90 anni!
Faccio una piccola doverosa premessa: mi piacerebbe scriverci pagine e pagine su questo film, però, a causa del poco tempo, preferivo farla entro il suo 90° compleanno anziché sbrodolare come con quella di Inside Out, che aveva sì una recensione ben argomentata e relativamente bella, però mancava un po'… il mio "io" (la recensione doveva essere totalmente diversa, ma facevo molta fatica a tirare fuori il mio estro), quindi questo commento è più o meno un riassunto di quel che penso su questo film.

ATTENZIONE SPOILER!!!

Lo so, non ho visto né Nosferatu nè Il gabinetto del dottor Caligari né 2001, anche se mi sono promesso più volte di darci un occhiata, ma al momento questo film per me vale 10, che lo do principalmente per il piacere che provo ogni volta che lo guardo e per la sua importanza. Prima che mi domandiate "Quale versione hai visto?", mi sono guardato quella che dovrebbe essere la più completa, di circa 2 ore e mezza, quella con i frammenti trovati nel 2008 e la musica originale di Huppertz; infatti mancano ancora un paio di scene, ma almeno in questa versione tutto risulta molto più chiaro (vedasi il perchè della creazione del robot) rispetto a quella "standard" o a quella di Moroder... Anzi, faccio un veloce parere su quest'ultima versione che ho provato invano di guardare, ma che alla fine ho rinunciato: a dir poco TERRIFICANTE! Con tutto il rispetto per Moroder, ha trasformato un'opera d'arte in un mero videoclip con orribili musiche anni 80 (dopotutto, a parte Jackson, i Queen e qualcuno sconosciuto, è stato un periodo musicalmente ignobile, vero Jo Squillo?!) e a ciò aggiungeteci un accostamento con le scene delirante tra rock-pop (molto pop) e jingle che richiamano il Natale, veramente, mancava all'appello solo Last Christmas degli Wham!... Perdonami George Michael, ma eri meglio da solista.

A fine 2011 ero depresso a causa di Che bella giornata che, come dissi in una vecchissima intervista, mi aveva fatto perdere la passione per il cinema, però volevo dare alla mia passione un'altra possibilità, in modo che così potessi dimenticare l'accaduto.
L'idolo! La prima volta che l'ho visto sono praticamente rinato! Un film che ha ispirato tantissimi film, come Blade Runner, che tratta temi ancora attuali. Questo film, oltre a essere ambientato nel futuro, VIVE nel futuro! Parlare di questo film non è affatto semplice (mi risulta sempre difficile commentare i film da 10, poi se sono molto simbolici come questo mi risulta ancora più arduo), quindi cerco di dare il meglio di me stesso a descriverlo, anche perchè avevo già un prototipo incompleto della recensione di Metropolis, ma... Non gli rendeva giustizia, troppo pesante, sgrammaticata e scritta pure in maniera anonima. Sì, in un certo senso ho fatto una tabula rasa con l'eccezione delle righe che avete appena letto che ho tenuto, modificando qualche frase.

Allora, partiamo dal lato tecnico: credetemi, il reparto tecnico di questo film ancora oggi sorpassa film molto più recenti di lui! La cosa più fenomenale di tutte sono gli effetti speciali, che racchiudevano tutte le tecnologie conosciute all'epoca (sovrimpressioni, la distorsione delle inquadrature e la stop-motion, quest'ultima realizzata dallo stesso effettista de Il mondo perduto) perfezionandole, raffinandole con effetti inediti come l'effetto Schufftan, creato con un particolare uso degli specchi. Di sicuro una delle scene più rappresentative del film è la presentazione della città con la nuova torre di Babele sullo sfondo: ogni singolo veicolo e aereo che vedete in quelle scene sono state fatte proprio con la stop-motion; come direbbe Clapis in Game Therapy è "PAZZZZZZZZEEEESCO!", per non parlare della bellissima skyline della città. Altra scena impressionante è la trasformazione dell'aspetto del robot che assumerà le sembianze di Maria, ripiena di saette e dei famosi anelli luminosi, su cui ci sono state varie teorie. Innovativo, inoltre, il costume del robot, realizzato con un materiale particolare ("plastic wood" da quel che ho letto) plasmato sul personaggio e dipinto con una vernice che ne da la tipica lucentezza, tant'è che le riprese sono state complicate dalla difficoltà dei movimenti.

Anche nell'uso delle inquadrature questo film risulta innovativo, come ad esempio la telecamera che si sposta violentemente quando c'è un forte cedimento del sottosuolo dovuto all'alluvione, una soggettiva di Freder che prende con la mano ciò che rimane del vestito di Maria oppure i 10000 occhi che scrutano la Maria-robot che balla (scena a dir poco perfetta!), ottenute con sovrimpressioni multiple. E poi le musiche... Semplicemente magnifiche! Ci sarà un motivo per cui io vi dico di evitare la versione di Moroder o un qualsiasi altro re-score (e ne vedo a bizzeffe di versioni di Metropolis con musica diversa su YouTubero): ha già le musiche adatte, perchè rimpiazzarle con altre? Riescono a essere epiche (l'inizio della musica che presenta Joh Fredersen mi ha un po' ricordato la Marcia imperiale di Star Wars, probabilmente John Williams si è ispirato proprio ad essa), ma al tempo stesso riescono a enfatizzare molto bene le scene drammatiche: insomma, una delle migliori colonne sonore della storia del cinema. Gli attori del film, in effetti, hanno espressioni molto enfatizzate, specie Freder, e ciò può far storcere il naso a qualcuno, ma rimangono comunque su un livello molto buono; da premiare, in particolar modo, Rotwang che riesce ad esprimere benissimo la pazzia nata dalla gelosia verso Hel e Brigitte Helm nel suo doppio ruolo: la Maria innocente e la Maria-robot (guidata dalla coscienza di Rotwang) portatrice di disordine e vizi. Da lodare, infine, la regia di Fritz Lang, nell'essere riuscito a organizzare le numerose comparse, nel presentare in modo chiaro la trama, nel suo essere visionario, e infine il montaggio straordinariamente moderno: infatti questo, per quanto sia lungo (in più, aggiungeteci il fatto che le didascalie, nel 90% dei casi, sono in tedesco e non è facile trovare una traduzione, specialmente italiana), è uno dei film muti più facili da guardare insieme alle commedie di Chaplin, mantenendo nello spettatore interesse durante la visione, pure con qualche riflessione, e il ritmo è abbastanza veloce, non avendo dei particolari momenti morti, quindi è sicuramente una delle prime pellicole che consiglio a una persona che ha intenzione di approcciarsi per la prima volta col cinema muto.

Ora veniamo sulla parte più difficile: la sceneggiatura e i numerosi simbolismi. Lo ammetto subito: la trama varie ingenuità (mi fa un po' sorridere infatti il profondo sentimento d'amore che Freder prova fin dall'inizio verso Maria), ma esse non mi hanno dato particolare fastidio durante la visione, anche perchè questo film, di difetti, ha praticamente solo queste ingenuità (su cui di solito do poco peso, anche perchè se dovessi tenerne conto boccerei un buon 80% dei film peggio di Bertarelli!) e l'interpretazione alle volte esagerata di Freder; inoltre devo anche dire che questo film è uno dei primissimi prodotti, insieme agli scritti di H. G. Wells, a utilizzare la fantascienza per fare una critica sociale: non c'erano ancora le leggi della robotica di Asimov e bisogna attendere un bel po' di anni per avere il boom della fantascienza sociologica, rendendo questo prodotto un vero e proprio pioniere.
Mi sono dilungato anche troppo, cominciamo! XD

Il film parte già schiaffeggiandoci la dura realtà dei lavoratori di Metropolis che, nel cambio del turno, li vediamo muoversi uniti in maniera ritmica e coesa, proprio come gli ingranaggi delle macchine che devono tenere sotto controllo: anche il modo in cui sono disposte, a gruppi di forma rettangolare, rimanda alla regolarità e accentua ancora di più, a livello visivo, la ritmicità dei loro movimenti.

La famosa scena raffigurante Moloch (una citazione a Cabiria che sto cercando dappertutto nella versione da 3 ore del 2006) raffigura la sua fame vorace: come le persone del mondo antico si sacrificavano per soddisfare gli dei (Moloch è il dio del sacrificio), gli operai di Metropolis, considerati da Joh Fredersen nient'altro che pedine, muoiono per gli incidenti dei macchinari, cercando di tenerli sotto controllo per il bene della città; questo concetto lo renderà ancora più forte la scena dove Maria parla della storia della Torre di Babele (anche perché la stessa Metropolis ha una Torre di Babele dove risiede Joh), mentre la scena con il macchinario che diventa un orologio è una critica verso i turni estenuanti dei lavoratori che lavorano senza sosta almeno 10 ore al giorno, elemento che rimanda alle catene di montaggio, dove il protagonista tenta invano di velocizzare il lento flusso del tempo.

Infine, che dire della scena dove la Maria-robot balla? Semplicemente fotonica! Succede veramente, ma la scena è stata costruita come se fosse un incubo di Freder, che si ricorda pure del sacerdote che profetizzò l'Apocalisse e i sette vizi capitali…

R = … Fammi proseguire! Salve, sono Robert Langdon e ogni volta che sento nominare i sette vizi capitali sorprendo chi li nominò. Comunque, come vedete il film è rrrrripieno di rimandi alla Bibbia, che ha tre B, che rimandano alla trinità. Infatti la falsa Maria, per infoiare i borghesi, si esibisce in abiti succinti, esegue una danza erotica con movimenti innaturali e stranianti, da lì cavalca un drago a SETTE teste ognuna con un diadema, che sono appunto i vizi. Molte figure della musica pop si sono ispirate a questa scena, tra cui Beyonce e Mado.nna. Tra l'altro io detesto Mado.nna, che non è altri che un altro nome con cui chiamare Maria, guarda caso si chiama così anche il personaggio di cui prende le fattezze il robot… Da qua abbiamo scoperto molte cose su di lei: Mado.nna non è una cantante, è un'profeta dell'Apocalisse. ******* non è un'umana, è un robot, ecco perché la sua voce appare sempre finta! I suoi aiuti umanitari sono solo una maschera per nascondere i suoi intenti…

… No ooooh, ora te ne vai! Hai fatto pure troppo coi tre film del Codice da Vinci!
Concludendo questo commento, io ve lo consiglio a manetta, per la sua importanza storica e per la sua bellezza, come tutti i film che considero da 10, film con cui ho un rapporto speciale se non unico. Spero di aver detto abbastanza e mi preparerò per i prossimi progetti, eventualmente se ho scritto qualche strafalcione su questo film avvisatemi.

P.S: Aaaah, a quanto vedo il creatore di Mr. Robot ha intenzione di farci una miniserie: mi raccomando, non immer.darla con strani jingle!