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IL VIAGGIO DI JEANNE regia di Anna Novion

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     5 / 10  28/06/2010 14:07:35Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Dispiace doverlo ammettere ma il film della giovane Anna Novion è decisamente irrisolto.Un lavoro che mostra spunti interessanti, probabile fonte di liete sorti future per l’autrice,ancora però acerba nel guidare con fermezza un film così imperniato su affetti ed attrazioni.Sembra possa succedere di tutto,ma alla fine si giunge a conclusioni insoddisfacenti che lasciano troppo in sospeso.
L’ambientazione scelta è quella giusta,i paesaggi di un'agreste isola svedese riempiono gli occhi con immagini di rara bellezza, accompagnate da accattivanti musiche scelte con grande cura.Il copione cita Bergman e si avvale di continui incisi venati da una comicità tipicamente transalpina.Il percorso di formazione sentimentale (e non) di una timida adolescente cresciuta sotto la cappa protettiva del pignolo padre,bibliotecario meticoloso,a tratti burbero e per certi versi immaturo,mostra la difficoltà di diventare adulti e di come si possa continuare a perseverare in atteggiamenti quasi puerili anche una volta raggiunte età in cui la ragione dovrebbe averla vinta sull’impulso emotivo.
La Novion si concentra su quattro personaggi costretti ad una convivenza che diventa spunto per rivedere le proprie posizioni o modificarne altre,illustrando sogni e aspettative oltre che speranze assecondate o distrutte da un’imprevedibile concatenazione di eventi .Il film scorre senza sussulti,verso un finale in cui si ha la sensazione che i temi siano stati trattati con eccessivo autocontrollo, a svantaggio di emozioni che dovrebbero muovere con maggiore irruenza le pedine di una trama finemente ordita ma dall’elaborazione scarna.