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IL GIARDINO DEI FINZI CONTINI regia di Vittorio De Sica

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Terry Malloy     4½ / 10  09/04/2011 21:04:39Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Mi piange il cuore a dare un voto così basso a un regista che amo moltissimo come De Sica.
Tuttavia sono assolutamente d'accordo con la stroncatura che Bassani diede del film, il quale può intitolarsi in tutti i modi, tranne che "Il Giardino dei Finzi Contini".
Amo Bassani e quel libro intensamente e mi sono sentito quasi tradito dalla brutta resa che ne è stata data, specialmente a vedere il nome del regista.
Premesso che alcuni "accorgimenti" cinematografici erano necessari poichè il romanzo è in molti punti un flusso di coscienza dell'autore, nonchè il prodotto di visionarie manifestazioni del suo io. Tutte cose che in un film sono difficilmente riproducibili. Allora De Sica ne evade per la tangente della coscienza storica: la persecuzione razziale. Certo essa è una componente fondamentale della storia di Bassani, ma nella visione desicana adombra ciò che è realmente protagonista del romanzo: il Giardino. La storia di Micol e Giorgio e di tutti gli altri sono la storia del Giardino, un Eden in cui la Storia non entra, ma stilla il suo germe maligno attraverso l'impossibilità della storia tra Micol e Giorgio. Quello del protagonista è il dramma dell'Impossibilità, del Diritto Negato. Ma Bassani lo sviluppa attraverso una storia d'amore incongrua, maledetta, ma estremamente suggestiva, la cui veridicità biografica è da porre pesantemente in questione. Niente di tutto ciò in De Sica.
in più
-Helmut Berger è fuori luogo. Alberto è un personaggio secondario, Berger deve essere protagonista.
-Micol è troppo cattiva. (anche se la Sanda è brava e scelta bene)
-Alcune interpretazioni secondarie sono a dir poco trash (si veda scena iniziale): Perotti, i fratelli di Giorgio, gli amici all'inizio, Ermanno Finzi Contini etc...
-Convincente il protagonista e anche il buon Romolo Valli.
-Ottima colonna sonora.
-Discutibile la parte girata a Grenoble, ridondante. Bella, tra le scene aggiunte, quella finale.
Personalmente, avrei iniziato il film come inizia il libro, ovvero della gita di Bassani alle tombe etrusche, ma è del tutto arbitrario.
Come si può vedere dal voto in ogni caso, il film non mi è piaciuto per niente. L'ho trovato lento e grossolano, rispetto alla profonda delicatezza intimistica del romanzo. Leggete Bassani e poi guardate De Sica, un consiglio.