eizenstein 9 / 10 19/07/2007 21:16:45 » Rispondi Questo film è uno dei pochi che fa veramente percepire l'enormità della tragedia umana subita dagli ebrei. Osserviamo frammenti di vita quotidiana e partecipiamo a piccole gioie e dolori, speranze e delusioni, di persone normalissime, che vogliono solo vivere una vita tranquilla. Da contraltare capiamo l'assurdità delle persecuzioni nazi-fasciste, evidenti e clamorose in quanto investono persone nelle quali ci siamo immedesimati. Tutto ciò è rappresentato in maniera efficace grazie ad una fotografia perfetta e ad una regia ricercata, a volte fredda perchè il sentimentalismo non deve allontanarci da quella tragedia. Il contrappunto tra quotidianità e tragedia, tra il tranquillo giardino e la scuola ammassata di prigionieri ebrei, può disorientare, inducendo lo spettatore più pigro ad accusare De Sica di povertà di significati, freddezza o sentimentalismo. L'invito è di andare oltre e vedere il film nel suo globale di denuncia implicita del più grande crimine contro l'umanità (che è anche la quotidianità). L'olocausto ha colpito persone più o meno semplici, tutte insieme.