thohà 6 / 10 11/12/2006 13:00:55 » Rispondi Film molto delicato che racconta come, piano piano, tutto si stringa attorno a dei ragazzi ebrei ed alle loro famiglie, che perdono, poco per volta, tutti i diritti fondamentali dell'uomo. Le proibizioni serpeggiano intorno passando, di volta in volta, quasi inosservate. Nel solare giardino di Casa Finzi Contini, dove i ragazzi si riuniscono per chiacchierare e giocare le loro partite di tennis, si intrecciano storie ed amicizie quasi come in un rifugio senza tempo, un'incantevole, fragile isola di salvezza. Tutti belli, colti, ricchi... ma la mano del nazismo s'insinua fino a distruggere e scomporre le loro vite.
Dimenticavo... Pare che il proverbio - da me sempre confutato - qui trovi una ragione d'essere: "Chi odia, ama". Troppo lomardo, troppo peloso, eh? Bah...
non lo so e poi purtroppo non avendo letto il libro non so quanto autentico sia. però è un proverbio che ben si addice alla psiche femminile (con le dovute eccezioni, rare, rarissime).
thohà non arrabbiarti...l'avevo capito (un proverbio da te sempre confutato). e in più sono della stessa idea.
ds1hm 13/12/2006 14:51:15 » Rispondi premetto che la mia non è una critica ma ho la leggerissima impressione che il film non sia stato capace di coinvolgerti...mi chiedo il perchè.
thohà 14/12/2006 11:57:49 » Rispondi Infatti hai ragione. Pur riconoscendone il valore, non è riuscito a coinvolgermi più di tanto. L'ho trovato freddo, soprattutto l'algida protagonista. Capisco che il valore del film sta anche nel fatto di presentare le cose nude e crude, senza smaccati piagnistei ma, per il mio carattere, l'ho trovato eccessivamente distaccato. Cosa che, probabilmente, costituisce invece il suo valore.