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IL GIARDINO DEI FINZI CONTINI regia di Vittorio De Sica

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Invia una mail all'autore del commento domeXna79     8½ / 10  22/11/2006 19:11:44Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
L’ultimo grande capolavoro del maestro Vittorio De Sica.
Un racconto intenso e struggente, che ci narra un periodo storico drammatico per il nostro Paese, che si macchia di una onta indelebile, quella della promulgazione delle leggi razziali nel ’38 ..un’analisi attenta e costruttiva, che ci avvicina alla tragedia delle famiglie e comunità ebraiche (di ogni ceto sociale) che si vedono annullare, poco a poco, ogni fondamentale diritto civile.
Il giardino dell’agiata famiglia Finzi-Contini si pone, solo per un breve periodo, come una zona franca, dove i ricordi ed i sogni possono ancora albergare liberi, nella speranza di una vana serenità, anche se chiusi in un timore crescente, trasformando così quel luogo in una dorata prigione ..la tormentata storia d’amore (la parte più introspettiva del racconto), così delicata e che trova nell’età fanciullesca il proprio focolare, ma che dovrà fare i conti con una realtà ben diversa, che come un macigno si svelerà dinnanzi agli occhi del protagonista.
Ed infine, ma non ultima, la guerra, che cancellerà ogni cosa, che così cruenta (pur se mai visibile), si frappone alla candida delicatezza del racconto, disegnato a tinte sfumate ..una maestria nella gestione delle immagini e delle ambientazioni, con la accuratezza di chi ci vuol mostrare una favola, tristemente interrotta dal cinismo di una cieca società.
Buona la prova degli attori, da Lino Capolicchio (Giorgio) alla bellissima Dominique Sanda (Nicol), senza dimenticare Helmut Berger (Alberto) e il grande Romolo Valli (nei panni del padre di Giorgio) ..come sempre stilisticamente ineccepibile la regia del maestro Vittorio De Sica.
Questa pellicola può considerarsi come l’ultimo vero capolavoro del grande maestro del neorealismo, anche se il periodo d’oro della produzione degli anni ’40-’50 non verrà più eguagliato.