jack_torrence 7 / 10 26/01/2011 03:32:26 » Rispondi Un assai bizzarro ibrido tra il Truffaut fantascientifico di "Farenheit 491", le ossessioni cronemberghiane per la commistione uomo-macchina (e in questo caso penso in particolare a "Videodrome"), e "Blade runner" (che gli sceneggiatori di quest'ultimo abbiano tratto spunto da questo film in certi accenni del rapporto tra Deckard e Rachael?). Un film che di certo ha lasciato molte influenze ed è in credito con la storia del cinema.
Ma soprattutto, questa raggelata (e agghiacciante) distopia è terribilmente profetica, forse persino più di "Videodrome". Se infatti il film di Cronenberg si spinge oltre i limiti del possibile, visionario e allegorico; invece "La morte in diretta", visto oggi, sembra quasi la realtà. E fa impressione per questo. Davvero da riscoprire.
atticus 26/01/2011 09:26:49 » Rispondi Ed anche qui mi sento responsabile... Condivido molto quello che dici, in particolare al parallelo uomo-macchina, poi al centro di "Videodrome" non ci avevo pensato. Certo che le suggestioni in tal senso sono tante, io avevo pensato anche all' "Occhio che uccide" di Powell. Forse il tuo 7 è legato al fatto che, è vero, il film è parecchio raggelato e disperante, a me ha provocato una sensazione di soffocamento che è poi totalmente in disaccordo con le tante scene all'aperto che il film presenta. Ma c'è tutto un senso di fatica e di oppressione che mi soffoca... Io credo sia davvero un grande film dimenticato, molto/troppo in anticipo sui tempi, che ci interroga molto da vicino sullo squallore mediatico che ogni giorno siamo costretti a vivere. Poi c'è una Schneider indimenticabile, film profetico anche per lei... Grazie Stefano!
jack_torrence 26/01/2011 12:21:29 » Rispondi Non ti "preoccupare" per il mio 7, Giuseppe :) Il mio 8 è la soglia dell'eccellenza (8 è già un capolavoro, in senso esteso), poi i 9 e i 10 sono voti quantomai soggettivi che premiano i miei "fuoriclasse". Per me il 7 corrisponde alle 3 stelline e mezza dei dizionari...
E naturalmente credo che questo film sia un "growing": probabilmente rivedendolo mi accorgerò che vale di più e ancora di più! Per adesso mi sono sentito "prudente", anche se mi è piaciuto.
Eh sì, comunque il suggerimento è stato tuo: grazie a te!
atticus 26/01/2011 13:35:47 » Rispondi Ma grazie a te! Si impara sempre molto dai tuoi commenti!
jack_torrence 26/01/2011 14:13:08 » Rispondi si impara parlando e confrontandosi, sempre! E in fondo di cinema tu sei uno "studioso" e io solo un "appassionato" ;) anche io (e direi che è un fatto obiettivo!) sto imparando grazie a te!
atticus 26/01/2011 16:28:00 » Rispondi Ma guarda che sono un appassionato anch'io, faccio lettere e mi sto esaurendo! :) e anche io sto recuperando molti film solo dopo averne letto da te (l'ultimo: Il gusto degli altri, ma ne ho ancora molti in archivio, solo che ultimamente non ho tempo....argh che rabbia!). Mi piacerebbe discutere con te dell'ultimo Eastwood, ho apprezzato molto il tuo commento, è un film che mi ha colpito profondamente, forse anche causa del tema che mi spaventa da sempre e che Eastwood è riuscito a rendere in modo così placidamente normale... Ma non ho tempoooo ;((( scappo, grazie Stefano alla prossima!
Dopo la laurea (marzo!!!!!!!) ci darò dentro con i film!
jack_torrence 27/01/2011 02:07:27 » Rispondi Caro Giuseppe, non intendevo naturalmente dire che tu fossi uno studioso e quindi non un appassionato! Ho scritto "io sono "solo" un appassionato": intendevo che anche tu ovviamente lo sei, e in più sei "anche" uno studioso (di cinema). Una precisazione (sia questa sia quella di cui sto parlando) meramente formale... Perché, sì, "studioso" di cinema posso ben esserlo anch'io, ...da autodidatta comunque. ;) Un saluto e alla prossima!
PS Parliamo con piacere dell'ultimo Eastwood quando vuoi!