Thorondir 8½ / 10 04/03/2024 12:02:48 » Rispondi Ridurre al minimo i suoni extradiegetici, focalizzare i piani sui personaggi, sui loro discorsi e sui loro volti. Un'opera in cui Rohmer, biograficamente, indaga i dubbi etici, religiosi ed emotivi di Jean Louis: un cristianeismo vissuto in modo sentito ma anche messo alla prova dal punto di vista riflessivo, "sfidato" nel rapporto con le donne, in bilico tra attrazione e rigorosità della morale cristiana. Ambiguità delle scelte, delle occasioni che la vita ti presenta, tensione intellettuale tra come si dovrebbe vivere secondo la propria religione e come è complicato essere veramente coerenti con il "sistema" cristiano. Accusato di essere un cinema verboso ed eccessivamente dialogico (lo è, ma è la poetica di Rohmer) la bellezza dei piani, la capacità che Rohmer ha di rendere la sensualità sullo schermo - anche quando volutamente inespressa - è ancora strabiliante. E alla fine il dissidio del protagonista non è risolto: quella ricerca della donna (il film si apre con una sorta di inseguimento in auto di una donna in bici) approda si ad un classico quadro famigliare, ma forse rimangono sopiti sentimenti mai espressi (vedi l'incontro pre-finale con Maud). E quindi rimane il dramma morale e religioso.