1819 7 / 10 10/05/2010 20:10:34 » Rispondi Rispetto a certi cartoon eccessivamente onirici in arrivo dal giappone questo film ci regala una storia accessibile, non troppo complicata e soprattutto scorrevole. In un'ora e 19 minuti -quindi poco tempo- il regista ci racconta tutto quello che ha da dire, ovvero mettere in luce le contraddizioni di una società sempre più tecnologica. Qual è il limite dell'uomo e qual è quello delle macchine? C'è forse un punto di contatto? L'aspetto negativo del film sta nel passare superficialmente sulla questione, che andava trattata meglio. Per il resto le scene d'azione sono godibili, e la noia non compare mai.
La scena che più ho apprezzato è quando in barca i protagonisti attraversano la città, che viene proposta in tutta la sua opprimenza: niente verde, sporca, caotica, cupa. I volti che scorrono sono quelli di gente che ha ormai l'animo grigio come il colore dei palazzi che li circondano. Memorabile quando la protagonista incrocia lo sguardo con una ragazza che sembra la sua copia esatta. Questo alimenta in lei il desiderio di capire, in quanto macchina, se veramente la sua coscienza, il suo "spirito" hanno un'origine o sono del tutto artificiali.