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NAUSICAA DELLA VALLE DEL VENTO regia di Hayao Miyazaki

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Godbluff2     8 / 10  02/02/2023 22:19:54Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Film dall'importanza capitale nella storia dell'animazione giapponese e mondiale, "Kaze No Tani No Nausicaa" vuol dire le fondamenta di Ghibli, vuol dire la consacrazione di Hayao Miyazaki (uno che "qualcosina", comunque, l'aveva già fatta negli anni '70...), il punto di partenza dal quale Miyazaki e Takahata hanno costruito il loro impero dell'animazione giapponese.
Tratto dalla prima parte del manga dello stesso Miyazaki (manga che verrà concluso soltanto dieci anni dopo, ma ci torno tra un attimo su questo punto), questo film contiene in se praticamente tutto ciò che caratterizzerà lo stile e la poetica del regista nel corso della sua carriera, o meglio, visto che alcuni semi erano già stati sparsi in precedenza, è il lungometraggio nel quale la maggior parte delle sue caratteristiche distintive si concentrano e si definiscono in maniera chiara e netta come mai fino a questo momento: le tematiche onnipresenti del volo umano-e la passione per i mezzi volanti che permettono all'uomo di cavalcare i cieli- dell'antimilitarismo e dell'ecologismo, del pacifismo e del rispetto per la vita in ogni sua forma, quella visione del mondo ottimistica e speranzosa al punto da risultare spudoratamente naive, i suoi eccellenti personaggi femminili, oltre a molti tratti stilistici grafici ed estetici, prendono definitivamente e del tutto compiutamente forma in "Nausicaa".
Il film ne ha molti di punti in suo favore. La regia di Miyazaki è davvero bella, dinamica, ritmata, veloce ma con una spiccata sensibilità per il rallentamento al momento giusto, per far assaporare i momenti più lirici così centrali all'interno della narrazione; in più, tutte le sequenze in volo o più nello specifico delle battaglie aeree sono divertentissime per dinamismo e coinvolgimento; il vero fiore all'occhiello di "Nausicaa" è, naturalmente, la parte grafica: davvero bello il design dei vari veicoli volanti e splendido quello di tutti gli insettoni, in generale il mondo post-apocalittico di "Nausicaa" a mio gusto rimane una delle ambientazioni più affascinanti create da Miyazaki e, nello specifico ruolo dell'art director di questo film, da Mitsuki Nakamura, con anche una bellissima fotografia (Kyonen) che crea momenti visivi di un efficacia ancora oggi immutata dopo quasi quarant'anni; oltre a quello, anche a livello di animazione è abbastanza notevole da permettere appunto l'efficacia soprattutto nelle sequenze più frenetiche e colme d'azione; le musiche di Hisaishi, stupende, soprattutto nell'estasi della sequenza finale del risveglio di Nausicaa, sono il principale motore che spinge a commozione per quanto mi riguarda; il personaggio di Nausicaa, che rimane uno dei più belli della galleria miyazakiana e quello della sua "nemesi-doppio" Kshana.
I contro sono fortunatamente molti di meno e non tutti sono di gran rilevanza. Diciamo che, nell'efficacia generale del comparto estetico, il character design non brilla particolarmente per fantasia e, per quanto almeno parzialmente voluto e anche sfruttato narrativamente dal film, a me fa sempre sorridere vedere tre personaggi femminili nello stesso film identici tra loro, son tutte sorelle segrete qui dentro. Ma pazienza.
La sceneggiatura inizialmente lascia più spazio alla "narrativa estetica" del film, limitandosi a lasciare informazioni e nomi qua e là necessari affinché lo spettatore possa mettere insieme i pezzi necessari, senza tuttavia essere troppo dispersiva o confusionaria e dopo un po' prende bene il via; purtroppo però risente anche di problemi gravi dovuti dalle sempre troppo frettolose trasposizioni anime dai manga originali ben lungi dall'essere terminati, da qui la cosa più brutta all'interno di un ottimo film che sarebbe potuto essere ancora migliore: come ho detto il personaggio di Kushana è molto interessante e so (pur non avendolo mai letto) che nel manga è chiaramente molto più approfondito con una storia molto più complessa e diversa; nell'anime non solo è chiaramente molto tagliata (anche letteralmente, ops...) e il suo background è molto più affrettato e raffazzonato, ma la storyline e l'evoluzione che il film le costruisce attorno per tutto il tempo... Non ha una conclusione; quel dialogo finale, che era parecchio necessario, che era assai importante, tra Nausicaa e Kushana, quel dialogo che il film di fatto promette pure, svanisce in una nuvola di fumo; l'ultimo confronto tra le due donne che l'autore stesso definisce "due facce della stessa medaglia" ma con una delle due facce che sembra poter imboccare una strada diversa, così incuriosita dall'altra "se", dal suo modo di essere così drasticamente opposto al suo, quella importante dialettica, tutto questo viene troncato nel nulla. Probabilmente, problemi di coordinazione con i tempi del manga. Non lo so. Ma è uno sviluppo che il film porta avanti e che, semplicemente, si scorda di chiudere, di fatto. Un film, anche quando traspone un'opera letteraria, deve essere opera autonoma e autosufficiente e deve garantirmi tutte le informazioni necessarie coerentemente con ciò che ha sviluppato precedentemente durante l'evoluzione della storia; non posso e non devo dovermi affidare ad un differente media per capire come finisca una sottotrama importante iniziata in ogni caso dal film stesso. Questo è un buco grave, l'unico di "Nausicaa" tutto sommato.
Ingoiato il rospo, quello che resta è comunque nel complesso un film troppo valido per essere rovinato da questo inciampo. Al di là della sua centralità nelle carriere di Miyazaki e Takahata, che lo produsse, è un film di genuina bellezza nel cui mondo ogni tanto è giusto tornare, anche perché pur non amando del tutto, personalmente, il punto di vista così enormemente buonista a volte di questo autore, ogni tanto ci vuole, rasserena l'animo. Tipo camomilla.