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BROTHER (1997) regia di Aleksej Balabanov

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Clint Eastwood     9½ / 10  07/12/2010 08:31:18Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il grido di una Russia post sovietica sottomessa, pestata e senza speranza, ma anche razzista e violenta. Tratti perfettamente ricalcabili nel giovane protagonista appena tornato a casa dopo il servizio militare che subito riceve una "buona" accoglienza, finendo direttamente al commissariato di polizia per agressione. Il nostro "dembel'" (nome dato al soldato subito dopo il congedo) non riconosce più il suo paese multietnico, corrotto, che non si attiene a nessuna morale o senso di giustizia, dove la criminalità organizzata dilaga dappertutto e detta legge e infine un paese che a malapena ingrana il sistema capitalistico. Il protagonista non è malvagio, non possiede manie di grandezza, si accontenta di poco come il comune cittadino sovietico, vivere e lasciar vivere e ascoltare della buona musica. Sono la società e il senso di giustizia interiore che conserva ancora a spingerlo fuori dalla careggiata imboccando strade pericolose a rischio della vita pur di "sopravvivere".
Balabanov (Cargo 200) regala uno dei suoi film più significativi senza moralismi o insegnamenti, propone una dura realtà ancora molto attuale nella Russia del piccolo zar Vadik Putin. Uno dei film più seguiti e citati nei Paesi dell'ex URSS, tanto che la colonna sonora composta dalle rock band emergenti anni '90 andava di moda e ce l'avevano tutti in casa.

Un trattato della Russia post sovietica da vedere sicuramente. 9/10