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GRAN CASINO' regia di Luis Buñuel

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Invia una mail all'autore del commento wega     7 / 10  17/10/2009 12:19:18Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Anche se spesso viene accreditato "Spagna" - film del 1936 - nel 1947, grazie ad una serie di fortuite coincidenze che il regista stesso rimanderebbe al "caso oggettivo" teorizzato da Breton, abbiamo il primo film messicano di Luis Bunuel dopo quindici anni di silenzio da "Terra Senza Pane". Un unicum nella filmografia del regista spagnolo, un musical che potrebbe far storcere il naso ai fedeli. "Gran Casinò" in realtà è una commistione non convenzionale di più generi; il musical su tutti, pur non essendoci coreografie, e avendo musiche per lo più diegetiche. Viene tralasciato anche il minimo accenno alla classica impostazione da commedia di Hollywood, tipica per questo genere. Possiamo trovare il melò, rifiutando ogni tipo di sentimentalismo; il film attinge qualcosa anche dal western nella facilità e rapidità di estrarre la pistola (dialettica che verrà enfatizzata in un film come "Il Fiume e la Morte"). Due sono i protagonisti della pellicola, Gerardo che evade dalla prigione (il film inizia quindi come "Susana") per andare a Tampico, città dei sogni, del petrolio e della ricchezza; e Mercedes, una bella donna sorella di un gigante del petrolio che crede nel coinvolgimento del primo alla vicenda. Sboccia l' amore con un epilogo relativamente happy. L' azione si svolge dunque a Tampico ai tempi della corsa del petrolio, della rivoluzione morale e culturale spinte da motivi di carattere economico, "il più significativo dei quali fu la nazionalizzazione delle industrie petrolifere nordamericane, sancita dal governo di Cardenas il 18 marzo 1938". Come ammesso dallo stesso Bunuel, c' è poco di surreale (forse i tre cantanti folcloristici che appaiono ovunque e improvvisamente non appena si inizia a cantare) in questo lavoro che tende più ad avere caratteristiche commerciali, "Tanto peggio.. avevamo pure perso la guerra!!", ma personalmente l' ho trovato un buon film che può appagare i profani e sorprendere i fans del regista.
ULTRAVIOLENCE78  17/10/2009 12:25:07Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Complimenti, ti stai facendo una cultura di Bunuel di tutto rispetto. Io mi propongo sempre di vedere IL FANTASMA DELLA L., ma rimando puntualmente. Mah, devo decidermi una buona volta...
Invia una mail all'autore del commento wega  17/10/2009 16:30:37Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Eh devi vedertelo perché merita.
Vedi ti invito a leggere il mio commento (cit.)
Ciumi  17/10/2009 13:29:06Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Wega, invece di stare a perdere tempo con ‘sti minori di Bunuel guardati “EPITAPH - Follia omicida”, che ultraviolence mi ha confidato essere il suo film preferito di sempre.
Io non l’ho mai visto, ma a giudicare dall’entusiasmo con cui ne parla credo sia una meraviglia.
ULTRAVIOLENCE78  17/10/2009 13:45:21Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Dopo ORDET, naturalmente...
Invia una mail all'autore del commento wega  17/10/2009 16:32:10Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ah guarda, figurati che avevo già ordinato proprio "Paganini Horror"..poi ho dovuto toglierlo dall' ordine ma me li vedrò entrambi. Non vedo l' ora sul serio.