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MARPICCOLO regia di Alessandro Di Robilant

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JOKER1926     7 / 10  04/10/2011 17:44:12Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Saranno forse tanti i fattori che, in codice spiccatamente cinematografico, graffiano le dinamiche del Cinema italiano ma una cosa è certa…
E' certo, ad esempio, come i film in Italia siano effettivamente sempre meno "cinematografici" e sempre più radenti, per stile e per esigenze, alla realtà, passando, alle volte anche come una specie di documentari.
Comunque, nel caso di "MarPiccolo" il tutto è inesorabilmente un pregio, un grosso punto di vantaggio da sfruttare fino in fondo.

Di Robilant è il regista di questo piccolo ma tremendo spaccato sulla criminalità e il malessere che pure oggi affligge zone del Sud, è la volta di Taranto…
"MarPiccolo" attraverso una scarsa spettacolarità riesce a trasportare lo spettatore a pieno nelle dinamiche esistenziali che affliggono un povero ragazzo, una disperata famiglia in cui i problemi sono all'ordine del giorno, e forse questo già è un eufemismo…
Di Robilant propone un quadro beffardo, violento e drammatico, sotto i riflettori personaggi "dannati" e incredibili, si va dal ragazzo (il protagonista) spregiudicato che passa all'azione perché non ha chance di sopravvivenza nella sua vita lì a Taranto; c'è il solito Boss che detta il buono e il cattivo tempo; seguono altri personaggi come il padre del ragazzo un cronico giocatore bersaglio della mala, verrà picchiato a più riprese.
In questo tragico contesto altri personaggi come la mamma una povera signora alle prese con un mondo "infame" e difficile. In tutto bravissima la regia ad evidenziare i problemi della distruzione ambientale che lacera il Sud con la creazione, territorialmente sproporzionata, di industrie nocive che provocano malattie.

"MarPiccolo" nella sua breve proiezione è assai efficace nel rappresentare tutti i mali che angosciano il povero Tiziano, martire e scheggia impazzita di un pessimo quadro generato dall'alto.
Il film cruento e oscuro lascia dopotutto una speranza per chi nella vita dopo sbagli clamorosi vuole aprire la propria mente a qualcosa di nuovo e costruttivo.
Questi sono i film da produrre, basta con le baggianate come "Gomorra" ove l'apparato, la rappresentazione teatrale e festosa nasconde il vero problema, il vero messaggio di schifo e di denuncia. Problema che invece in questo film ("MarPiccolo") emerge a voce alta, lunga vita a chi marcia per la verità e non per il clamore…