caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

IL POSTINO regia di Michael Radford , Massimo Troisi

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
ivan78     9 / 10  21/08/2008 23:51:19Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
La quantità dei temi trattati, l’intensità delle emozioni e le impalpabili sensazioni che emergono dalla visione fanno sì che risulti difficile una sintetica analisi del film. “Il postino” più che interpretato da Troisi, appare un omaggio all’attore napoletano, alla sua onestà intellettuale e poesia interiore. E proprio la poesia è il fulcro portante dell’intreccio. L’inaspettata fusione di due mondi così differenti: il mondo popolare che, avvolto dall’ignoranza e dal bigottismo, fortunatamente trova la sua massima espressione nella semplicità, e quello al tempo stesso filosofico e riflessivo della poesia. Chi è però il poeta, Mario o Pablo? Volendo affrontare gli aspetti un pò tecnici, è indubbio che la regia non riesce a prendere il volo, non ha picchi, non ha la capacità di rischiare ed esprimere in pochi istanti il punto d’arrivo delle mille emozioni introdotte. Ma questo non è un film come tanti, la sua forza è ben altra, è l’espressività del Troisi tentennante come sempre, con quel linguaggio tutto intrecciato tra timidezza, dialetto e neologismi, quei gesti trattenuti e, all'improvviso, distesi. Il “postino napoletano” è deceduto quando la lavorazione del film non era ancora terminata, il “postino di Neruda” in un commovente flash-back dal passato, quasi come in un anticipo doloroso della sua morte.