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GENOVA regia di Michael Winterbottom

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favam     9 / 10  19/10/2009 21:22:52Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Mi spiace leggere il precedente commento anche perchè voto e stringata valutazione sono davvero lasciate a casaccio.
Inanzitutto il regista è inglese e non americano e , se proprio non lo si conosce, lo si dovrebbe evincere dalla sobrietà e pacatezza con cui è raccontata la storia.
In secondo luogo il film non vuole trasmettere proprio niente di quello che dice "director" ma bensi è Genova la reale protanista di tutta la storia ed in special modo il centro storico, i caruggi e tutta la magia sprigionata da questi posti.la scelta delle inquadrature e dei luoghi è perfetta ( a differenza della schifezza italiana "amore che vieni , amore che vai" quello si una vera ciofec, ma non pretendo naturalmente che un non genovese capisca tutto ciò ( e mi riferisco sempre al commento precedente e non al regista che invece ha colto appieno lo spirito della città). Genova è una città particolare, aperta con chi le vuol bene e pericolosamente "cattiva" con chi non la capisce e la ferisce quotidianamente. Lo spirito con cui la famiglia americana affronta, dopo una prova terribile, la sua nuova vita a Genova è quello giusto: il padre cerca l'integrazione con la città e con gli abitanti anche tramite un'amica di vecchia data che lo indirizzera in una splendida casa nei vicoli, la figlia piccola affronta i pericoli della città vecchia senza paura e con dignità, mentre la figlia grandicella riuscirà perfettamente ad integrarsi con la "fauna" locale e verrà in parte punita per il distacco "sentimentale"dalla famiglia che questa scelta ha comportato. Genova, la splendida città antica, li accoglie e li protegge come una madre adottiva premurosa ma mai matrigna e si scontrerà con il "fantasma" della vera madre fino a sottomettersi, cioè a cessare il ruolo di surrogato materno, unicamente quando quest'ultima vorrà esaudire il terribile desiderio della figlia piccola (il cambiamento lo si nota quando 2il fantasma" della madre cambierà il colore del vestito da bianco protettivo a nero pece simbolo di morte ); allora la città diverrà ostile e pericolosa fino al fatale e decisivo finale in cui però molte cose si rimetteranno a posto. Certo si può rimproverare al regista di non aver osato fino in fondo, ma questo avrebbe forse fatto pendere l'attenzione troppo verso la storia fittizia piuttosto che sulla magnificazione nel rappresentare una città incredibile che con la sola presenza tiene magnificamente la scena del film.

Tutto ciò un NON genovese non può capirlo (e nel film lo sottolinea giustamenteun forestiero durante un party che con disprezzo dice " i genovesi la chiamano la Superba"), un inglese invece, dotato di grandissimo "sense and sensibility" sicuramente si.
Film magnifico che richiederebbe, non dico i voti, perche quelli sono opinabili come i giudizi, ma almeno commenti all'altezza.
DiReCtOr  19/10/2009 23:36:22Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ma che film hai visto?? Sarà che NON sono genovese e tutta sta genova non l'ho vista
uvaweb  20/10/2009 00:08:25Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Via Balbi, piazza cavour,le gallerie,la sopraelevata,nervi, i rumori ed i silenzi del centro-storico, viaGaribaldi,Santa Maria di Castello
La facoltà dove insegnava il professore non era lettere ma giurisprudenza che è più bella e si trova di fronte a lettere sempre in via balbi dove, 100 metri più sopra le Br hanno ammazzato il giudice coco e la sua scorta.
Nel film è chiaro che la città trasuda 1000 anni della sua storia.
favam  20/10/2009 07:37:12Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
non avevo dubbi e si vede da quello che hai scritto
Invia una mail all'autore del commento kowalsky  22/10/2009 00:32:47Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il film alla critica è piaciuto e non piaciuto... però onestamente non vedo l'ora di vederlo perchè ho una passione personale per questa città... sarà un tributo romantico-esistenzialista a una città come per esempio Paris di Klepish? Comunque non vedo l'ora di sapere che ne pensa Rita (ehm Pasionaria)
favam  22/10/2009 17:15:36Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
E' un tributo alla città indubbiamente per ammissione dello stesso regista che ha pensato a fare un film non appena ha messo piede a Genova restando giustamente abbagliato dal fascino di questa città. I maligni dicono che sia uno "spottone" ma non vedo a che pro e cosa dovrebbe trainare; sono abbastanza certo che chi segue e s'immedesima nella storia rimanga alla fine deluso, come sono altrettanto convinto che chi lascia sedurre dall'interazione tra la magia protettiva della città vecchia e l'amore infinito di chi non è più tra noi e sa che dovrebbe esserci fino alla "confusione" dei ruoli primari, alla fine esce dal cinema soddisfatto.
Sono quindi curioso anch'io di conoscere il vostro parere
eures  24/10/2009 19:35:16Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sto ascoltando in questo momento un'intervista al regista Michael Winterbottom su Radio 24, in cui dice che la scelta della città è stata quasi casuale e che non era rimasto particolarmente colpito dalla città la prima volta che l'ha vista... ("forse lo faremo qui", dice di aver pensato).
favam  24/10/2009 21:26:57Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
o non è lui o dice una *******, fidati
Pasionaria  08/11/2009 19:14:40Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Purtroppo non sono ancora riuscita a reperirlo, ma lo farò al più presto Kow.

Il tuo commento, Favam, è un appassionato omaggio a Zena, bravo!