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PROFUMO DI DONNA regia di Martin Brest

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JOKER1926     8½ / 10  11/02/2010 17:51:00Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il Cinema è un'arte particolare, più delle altre riesce a catturare, a far suo colui che ne osserva le forme captandone l'essenza, Martin Brest nel 1992 riesce a cogliere tale concetto sfoderando una delle più grandi gemme cinematografiche senza era con un Al Pacino nei panni di un magnetico ed esplosivo colonnello di nome Frank Slade.

"Profumo di donna" è quindi, senza sconfinati e banalmente inutili panegirici un film immenso che a tratti schianta la mente guidandola in un vortice di follia collimante nell'estrema emozione.
Basta osservare la poesia a inizio film ove fra scenari scolastici e musiche celtiche si sprigiona un alone indubbiamente chimerico; l'impatto fra il giovane e il colonnello (aspro e spettacolare) è solo una sorta di prologo circa il quadro geniale della regia; infatti in una sceneggiatura simile è davvero utopia cercare di sradicare difetti, infatti ogni episodio, lungo l'asse della narrazione, è collocato in modo pressoché formidabile, insomma da notare, celebrare episodi tristi, drammatici, comici, deliranti, folli, "Profuma di donna" è un quadro, una poesia colma di diramazioni difficili da enunciare in modo prettamente esauriente, bisogna viverlo questo film…
Avventurandoci nell'utopistica impresa da evidenziare perentoriamente le seguenti scene:
quella metafisica del tango che evoca sensazioni ignote; quella della corsa con la Ferrari (metafora) e inoltre l'episodio del tentato suicidio, sequenza che domina la mente con Al Pacino in abiti ufficiali e con una pettinatura demoniaca in un momento cruciale con il suo accompagnatore.


Oltre lo splendore contenutistico che vede un uomo consumato dal tempo e dall'esperienza notiamo un impareggiabile lavoro tecnico composto da una fotografia perfetta, da un egregio lavoro circa le musiche e specialmente da un cast di livello sublime, su tutti, logicamente Al Pacino al culmine che milita a livelli astrali interpretandosi immagine della perfezione e della pazzia, perché in effetti Slade non è un'icona molto comune nella cinematografia, in alcuni momenti follemente eccentrico, in altri giocoliere di poesia e elisir ammaliante per il sesso opposto.

"Profumo di donna" poi, attraverso dialoghi magnifici, finisce nell'incantare in modo integrale il pubblico, ogni momento della pellicola è magia, il finale forse è la compiuta sintesi dello spaccato teoretico del regista che regala venti minuti di estrema bellezza, di incantesimo, in pratica fra quelli più intensi dell'intera storia del Cinema con un Al Pacino che attraverso dialoghi accademici ("se fossi l'uomo che ero 5 anni fa, ooh io verrei col lanciafiamme in quest' aula! ...) sprigiona l'onnipotenza dei sensi mandando in estasi le masse e procurandosi lodi estreme dai cinefili estasiati da tale perla senza eguali.

In conclusione volendo, per dovere, cercare di congetturare un confronto fra l'eccellente lavoro di Martin Brest e quello del 1974 di Risi c'è da dire che fondamentalmente sono due Opere, ma se dobbiamo analizzare profondamente le due la sfida vede una nettissima e suprema vittoria di Brest e specialmente di Al Pacino che in una competizione a "distanza" surclassa il bravissimo ed esperto Vittorio Gassman.

L'arte è Cinema, il Cinema è arte, "Profumo di donna" è la coesione; dopo la visione de "Profumo di donna" è impossibile non inebriarsi nelle remote stazioni dei sensi ripercorrendo astrusamente gli "Uà" del colonnello in una battaglia che è la vita travagliata in ardue e buie trincee ma vinta fra macchine, donne e audacia…
Invia una mail all'autore del commento wega  11/02/2010 18:18:55Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Che cosa curiosa, ho appena visto "Profumo di Donna" di Risi. Che grandissimo film - che joker non ha visto -, non come questo retorico qua, con un Pacino che nemmeno sfiora la prova di Gassman.
ulysses1  20/02/2010 18:21:25Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non discuto il fatto che tu preferisca il film americano a quello italiano (cosa per me impensabile), però... alcune espressioni sono davvero enfatiche e ridondanti:
- una delle più grandi gemme cinematografiche senza era
- un film immenso che a tratti schianta la mente guidandola in un vortice di follia collimante nell'estrema emozione
- si sprigiona un alone indubbiamente chimerico (?!?)
- evoca sensazioni ignote
- la compiuta sintesi dello spaccato teoretico (sic) del regista
- sprigiona l'onnipotenza dei sensi mandando in estasi le masse
...

Conserva codesta magniloquenza per altre occasioni, in questo caso suscita una forte ilarità!
pakoesse  25/02/2012 16:33:41Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Conservare questa magniloquenza per altre occasioni?

sappi che gli elogi di cui sopra non sono ne esagerati ne gratuiti


SONO RIDUTTIVI *****!!!!!!!!!!!!!!!!!!
JOKER1926  25/02/2012 20:51:02Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Grazie per la collaborazione, spero che la mia recensione sia stata di tuo gradimento.

JOKER1926
outsider  04/04/2010 12:53:05Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ma per quale motivo ( se non lo sapete già) spaccate i ma ro ni a uno che scrive, peraltro bene, la sua personale recensione con il suo stile?
Il solo principio del rispetto, se sapete cosa significa questa parole, dovrebbe essere utile a farvi desistere da questa stupida e vuota opera denigratoria.
Joker a parer mio svolge un servizio utile con le sue recensioni, voi chiaccherate spocchiosi e inutili con le vostre battutine fra voi e basta.
Per questo è inutile venire su filmscoop.
ulysses1  08/04/2010 22:00:51Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non so se la tua risposta sia diretta solo a me o anche agli altri, ma faccio alcune precisazioni:

1 non ho spaccato i "ma ro ni" a nessuno, ho solo scritto quello che penso in maniera pacata, senza insultare come spesso si fa;
2 il principio del rispetto e la possibilità di fare delle critiche mi sembra possano coesistere senza traumi;
3 non so da che cosa tu abbia denotato questa spocchia, ripeto che ho espresso un pensiero (e una critica) educatamente;
4 non ho fatto alcuna battutina con gli altri, anche perché su questo sito non conosco nessuno.

A me il commento di Joker è parso molto enfatico e lo ribadisco, ma con questo non mi sembra di aver fatto una "stupida e vuota opera denigratoria". La tua veemenza nel difenderlo potrebbe farmi pensare che tu abbia subìto delle risposte negative ai tuoi commenti.
outsider  10/04/2010 11:57:32Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
non era personalmente diretto a Te, ovviamente, ma agli storici disturbatori.
Non è un fatto personale, anche se, ovvio anche questo, anche io ho sopportato sui cosiddetti i commenti di questa gente che, se volesse solo far questo, potrebbe farlo in un forum del settore.
Per quanto riguarda le critiche sono d'accordo con te, per carità, ognuno è liberissimo, ci mancherebbe.
Saluti
LoSpaccone  11/02/2010 19:05:33Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"Profumo di donna è quindi, senza sconfinati e banalmente inutili panegirici..." e meno male che c'hai evitato gli inutili panegirici...
Invia una mail all'autore del commento wega  11/02/2010 21:11:21Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"..e fateci incidere: qui mangiò MALISSSIMO, il capitano Lungavista."
Invia una mail all'autore del commento wega  11/02/2010 21:14:44Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Però "evoca sensazioni ignote" la voglio usare.
vieste84  18/11/2012 09:45:19Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
In conclusione volendo, per dovere, cercare di congetturare un confronto fra l'eccellente lavoro di Martin Brest e quello del 1974 di Risi c'è da dire che fondamentalmente sono due Opere, ma se dobbiamo analizzare profondamente le due la sfida vede una nettissima e suprema vittoria di Brest e specialmente di Al Pacino che in una competizione a "distanza" surclassa il bravissimo ed esperto Vittorio Gassman.
Non credevo che ci fosse anche solo un uomo al mondo che la pensasse cosi.......surclassa, bah