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L'ULTIMO DOMINATORE DELL'ARIA regia di M. Night Shyamalan

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Invia una mail all'autore del commento Zazzauser     6 / 10  11/10/2010 02:13:36Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
M. Night Shyamalan è di sicuro uno dei registi su cui la critica ed il pubblico sono più discordi al giorno d'oggi, non ho mai sentito vie di mezzo nel giudicare i suoi film: da una parte ci sono quei pochi che (secondo me a ragione) esaltano le sue doti o quantomeno ne apprezzano davvero i lavori, dall'altra un'amplissima fascia di pubblico che regolarmente li stronca dando giudizi e voti quasi imbarazzanti da quanto sono bassi. Shyamalan mi ha sempre abituato a film di medio ed alto livello e devo dire che quest'ultimo è di sicuro una grossa delusione, anche se come al solito il responso generale è stato fin troppo impietoso nei confronti di un film che comunque di base non aveva grandi pretese ed obiettivi.

Non si capisce perchè il regista abbia deciso di operare una trasposizione filmica di un cartone animato, seppur di successo, della Nickelodeon; il risultato è un semplice favolone troppo condensato nei tempi (un difetto che, sebbene in maniera molto più marcata, aveva anche Eragon) per poter sfruttare gli spunti che poteva creare e che basa tutto esclusivamente sul potere della computer grafica e sull'impatto visivo.

Dispiace dirlo, ma sembra che la moda di proporre fantasy al cinema, cercando di emulare in qualche modo l'immane opera di Peter Jackson, ma senza averne i mezzi o le serie intenzioni, abbia contagiato anche il regista indiano, che ora, uscendo completamente dall'ottima linea stilistica che faticosamente stava creando da Il sesto senso in poi, propone solo una sceneggiatura abbozzata (considerando poi il soggetto originale di Michael Dante di Martino) e personaggi appena delineati - interpretati da attori piuttosto piatti - che si guardano e si dimenticano.
Il tutto compattato nel solito formato famiglia/disimpegno di un'ora e mezza del tutto insufficiente per dare un senso compiuto alla mole di contenuti a cui si fa riferimento. Il talento c'è, l'intenzione pure, ma è l'impegno vero ciò che manca completamente per trasformarlo, se questa era l'intenzione, in un fantasy solido e coinvolgente; sembra che Shyamalan invece si sia fatto troppo contagiare dalle richieste del mercato - il "tutto e subito" da impacchettare e mandare nelle sale per famiglie e bambini e nei blockbuster per le serate di intrattenimento disimpegnato, la fastidiosissima abitudine di usare la previsione di uno o più sequel come metodo di marketing, e la noiosa moda di usare il grande schermo come mezzo pubblicitario per qualcos'altro senza curarsi della qualità di ciò che si mostra - senza preoccuparsi almeno un minimo di un certo ritorno di immagine.

Il risultato è un filmetto guardabile, tecnicamente non è affatto brutto o irritante, ma assolutamente anonimo, piatto, dal coinvolgimento emozionale molto basso e sfavorito da nessuna interpretazione di particolare spicco (il protagonista e i suoi aiutanti sono quasi monoespressivi, e l'unico apporto dato da un attore più conosciuto - Cliff Curtis - è di sicuro sotto la media). Un punto a favore è dettato dalla resa delle poche ma buone sequenze d'azione/combattimento, nelle quali gli effetti speciali la fanno da padrone creando un impatto visivo apprezzabile, e comunque dalla suggestiva ricreazione scenografica dell'ambiente.
In sostanza però, alla fine della fiera, l'unico sentimento che suscita "L'ultimo dominatore dell'aria" a visione ultimata è solo una sana indifferenza.
Un sei politico ed anonimo come il film è il voto giusto, che esprime la speranza che sia la prima ed ultima volta che Shyamalan sprechi il suo talento buttandosi in queste imprese decisamente inutili.