caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

FRANKENSTEIN ALLA CONQUISTA DELLA TERRA regia di Ishiro Honda

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     4 / 10  27/10/2014 10:10:40Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Bizzarra a dir poco questa fusione di genere fantastico tra oriente e mondo occidentale. Da una parte la mitica creatura di Frankenstein (ovviamente solo lontana parente della versione concepita da Mary Shelley), dall'altra i mostri antidiluviani tipici del genere kaiju-eiga.
Anche gli attori sono rappresentativi di entrambe le culture, in quella che secondo più fonti è la prima collaborazione cinematografica tra U.s.a. e Giappone sotto la direzione di un maestro del filone come Ishiro Honda.
Inutile sottolineare il livello weird dell'operazione, potenzialmente allettante per gli amanti di un cinema completamente schizzato e fuori dai canoni, purtroppo però deludente dopo una partenza ben articolata e comprensiva di riferimenti alti con la bomba atomica su Hiroshima ad aleggiare come incubo e senso di colpa.
Il livello d'interesse cala drasticamente a causa di un soggetto fastidiosamente ripetitivo indebolito da fesserie imperdonabili sia di ordine cronologico che prettamente narrativo.
Velo pietoso sugli effetti speciali, altro che arte d'arrangiarsi, qui si va oltre e ci vuole tanta pazienza per sopportare fondali posticci e una frotta di modellini giocattolo fatti regolarmente esplodere con petardi brillare con stelle luminose. Il make up di Frankenstein è poi inguardabile, sembra più un uomo di Neanderthal, altrettanto ridicolo il mostro contro cui combatte dotato di un inguardabile corno luminoso piantato al centro del muso.
L'idea di partenza non è affatto male, peccato che poi tra budget limitato e storia confusa piena di idiozie si precipiti nel becero scult.
Se non altro strappa qualche risata anche se il finale è veramente improponibile.