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DETECTIVE STORY regia di Takashi Miike

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     5 / 10  04/04/2011 14:33:53Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non vi è traccia dell'anarchia stilistica cui Takashi Miike ci ha abituato,"Detective Story", a parte qualche sortita di carattere demenziale, scorre in modo uniforme,fin troppo,evitando addirittura quella violenza tra il disturbante e l'ironico tipica del prolifico regista.
Miike appare sottotono,sorprendono in negativo la piatta messa in scena e la consistenza della storia,davvero fragile, con i delitti di un serial-killer apparentemente collegati alle opere di un vecchio pittore,in qualche modo riconducibili ai deliri infernali di Hieronymus Bosch.
Kazuya Nakayama come in "Izo" è ancora una volta inefficace,a disagio nei panni di un detective sui generis affiancato nelle indagini da un contraltare timido e impacciato secondo la vecchia regola del buddy-movie.L'accidentale alleanza non funziona per via di un'alchimia insignificante tra i personaggi,inoltre il film è privo di quell'originalità con cui Miike ha contrassegnato la sua storia artistica.Ci sono buone intuizioni ma anche poca brillantezza negli sviluppi,la pellicola si risolleva giusto nelle battute finali,piuttosto debitrici a certo cinema italiano anni ‘70/80 di cui Miike è gran conoscitore.
Il ritmo compassato non è certo un valore aggiunto e questo lavoro sembra quasi girato di getto,come uno sfogo avventato tra la realizzazione due opere importanti e impegnative come "Crows Zero" e "Sukiyaki Western Django".
Consigliato solo a chi volesse conoscere l'intera filmografia di questo grande regista.