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BULLET IN THE HEAD regia di John Woo

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Ciumi     7½ / 10  11/04/2010 19:19:27Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ha fatto molti più morti della guerra in Vietnam.
E in poco più di due ore è stato in grado, con l'aiuto di soli quattro uomini, di svuotare due degli stati più sovrappopolati del globo, sterminando circa un quinto della popolazione mondiale.
Per fortuna però, anche questa volta, erano tutti musi gialli.

Ma a parte questo Woo, col suo cinema sontuoso d'azione, con la sua coralità atta a valorizzare l'individuo, è riuscito nel ripercorre i sobborghi, la malavita, la guerra 'statale' di questi paesi e a realizzare (sì, impossibile non fare questo paragone) bene il suo "Il cacciatore".
Il martirio dei quattro si pone come quello di un'intera generazione.
E tra tanta droga, tanta follia, tanto casino, tante sommosse, tante esplosioni, tanto sangue, tanti spari e tante uccisioni, il cattivo tra i cattivi è infine l'amico che tradisce.

Bello nonostante i suoi eccessi, che qui ci stanno.
Non ci sta invece il troppo patetismo, in quel sentimento d'amicizia che è centrale nel film, e dove a mio vedere il regista calca decisamente la mano.

Senza certe musiche enfatiche e con meno lacrimoni e flash-back rallentati, sarebbe stato meglio.
Tom24  16/05/2010 21:37:23Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"Senza certe musiche enfatiche e con meno lacrimoni e flash-back rallentati, sarebbe stato meglio."
ma nooo questo è lo stile melodrammatico di HK! va bene così!
Ciumi  17/05/2010 10:08:37Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
A dire la verità i film che ‘enfatizzano’ troppo generalmente non riesco a sopportarli. Qui è diverso, come dici tu questa enfasi fa parte dello stile di HK e della visione romantica e pessimista del cinema di Woo. Rimane perlopiù un piccolo difetto soggettivo. Posso dirti che a differenza tua io ho preferito ‘The Killer’.