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LEBANON regia di Samuel Maoz

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Invia una mail all'autore del commento logical     5 / 10  06/11/2009 00:49:08Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Gli israeliani hanno tutto il diritto di commiserarsi, anche perchè è un campo in cui sono imbattibili. Provocano le guerre ma poi le fanno fare, secondo questo capolavoro da premiare, a puntatori che non sanno sparare, a carristi che chiamano la mamma se gli si spegne il carro, a comandanti che non osano contraddire chi gli accende una sigaretta in faccia. Attorno a loro, un paio di soldati veri che però perdono la strada, sparano per rappresaglia a chi trasporta galline, scortano il tank al sicuro ma poi prendono una scorciatoia, di notte.
Nemmeno il noto autolesionismo italiano avrebbe osato tanto.
Qualcuno ancora casca nella metafora aristotelica dell'unità di tempo e di spazio resa ancora più trita dai cliché intramontabili di qualunque film-di-guerra?
Tutti i giurati di Venezia che esultano in coro dicendo che "Esprime autentici valori umani con il miglior linguaggio cinematografico". L'autenticità la sottolinea anche il grande regista: "Dedico questo premio - ha detto Maoz - alle migliaia di persone nel mondo che tornano dalla guerra come me sani e salvi. Si sposano, hanno figli, ma dentro i ricordi rimangono stampati nel cuore".
Figuriamoci poi quelli di chi è stato stampato sul muro o sciolto dal fosforo, anzi da qualche fumogeno.
Invia una mail all'autore del commento kowalsky  06/11/2009 01:15:12Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Perfetta, la tua analisi è perfetta... dovrebbero essere tutti così incisivi i commenti ai film... si può anche non condividere (io capisco ma non condivido tutto) però accidenti sei davvero persuasivo e metti davvero dei punti interrogativi. Come avrai notato ho visto lebanon (una sola volta) in due angolazioni: all'inizio ero entusiasta, ma quando si è trattato di ripensarci e farne la recensione (che poteva venire anche meglio vabbè...) ho avuto qualche improvvisa riserva
The Cinema  03/01/2010 14:56:29Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ti riposto un mio commento.

sembra che il film sia un pò troppo gratuito nello spettacolarizzare e patetizzare gli orrori della guerra dal punto di vista univoco dei poveri soldatini israeliani,che atterriti subiscono senza tregua i traumi della guerra. quello che il sig.Maoz non precisa bene è cosa ci facesse uno dei più potenti eserciti del pianeta in libano.
forse che era un'occupazione militare non completamente giustificata e finita in una carneficina a senso unico?
chissà che un qualche regista sconosciuto libanese non abbia un film diverso da proporci.
al di là di questo indispongono anche i vari tocchi artistici come le sigarette nell'acqua i campi di fiori e 5 minuti di pisciata molto intellettuali,astuzie ad ogni modo sempre utili in quel della laguna.
Gruppo STAFF, Moderatore Lot  06/11/2009 08:06:43Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Capisco il tuo punto di vista ma non è neanche possibile fare di tutta l'erba un fascio bollando di ipocrisia le voci di dissenso, come se grossman piuttosto che folman e lo stesso maoz facciano parte di un semplice disegno autolegittimizzante. Israele, pur con tutte le sue contraddizioni, è una democrazia e queste posizioni trovano spazio, come lo fanno negli stati uniti spesso in modo ancora + organico e non necessariamente strumentale.
Delfina  12/11/2009 16:51:40Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Bravissimo, questo si chiama parlare spiccio e cogliere il punto essenziale, grande! :)