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VALHALLA RISING regia di Nicolas Winding Refn

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Constantine     9 / 10  14/06/2011 17:28:14Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
La potenza evocativa dell'immagine che si sostituisce alla parola e allo stesso tempo metafora della natura che sopravvive all'uomo e all'umanità. Il guerriero muto ed orbo di Refn accompagnato dal suo portavoce ragazzino trascinano lo spettatore in un film: ruvido, crudo, asciutto, crudele. Il messaggio che permea la pellicola è quello della caducità, del lento scorrere del tempo, dell'ingenerosa temporaneità dell'uomo rispetto alla natura; ma anche della volubile natura umana contro l'immutevole. La violenza è il train d'union. Ecco così che la religione muta in pretesto per prendere possesso di nuove terre e ricchezze, che un uomo viene tenuto schiavo dai suoi simili per guadagnare denaro su di lui, che compagni di viaggio per mera superstizione sono pronti ad uccidere un fanciullo; l'unico essere a prendersi cura dell'altro è in realtà un guerriero silenzioso venuto dall'inferno. Refn gira una pellicola coraggiosa, ricca di fascino e maestria, piena di richiami alla mitologia norrena (Odino aveva un occhio solo come il protagonista) e al cinema d'essai; sorretta da una fotografia pregevole e dall'interpretazione solida ed egregia di un Mads Mikkelsen indimenticabile. Un opera non per tutti, senza tempo, assolutamente imperdibile.

"Lui è emerso dall'inferno."