Niko.g 5 / 10 23/04/2013 17:27:40 » Rispondi Titolo stimolante e locandina coatta. Peccato però che il documentario descriva troppo superficialmente un personaggio così carismatico e controverso, che sarebbe stato interessante conoscere più da vicino. Ad ogni modo, l'impostazione è subito chiara. Si parte con l'ironia accusatoria nei confronti degli Stati Uniti e in particolare del governo repubblicano, che avrebbero osteggiato la figura di Hugo Chavez, screditandolo con una demonizzazione mediatica politically incorrect. Di tutt'altro tenore i toni utilizzati per descrivere l'ascesa politica di Chavez, i suoi metodi non propriamente democratici, i suoi amici mediorientali non propriamente antibelligeranti, il suo appellativo riservato a Bush davanti alle Nazioni Unite non propriamente politically correct ("ieri il diavolo è stato qui"). Chi ha visto il documentario "La guerra alla democrazia" di John Pilger, si renderà conto che il messaggio finale è praticamente lo stesso: se gli USA parlano di democrazia, lo fanno per imporsi sugli altri popoli, se impugnano le armi è per impossessarsi dei giacimenti di petrolio, se combattono il narcotraffico con la DEA è per attuare strategie geo-politiche. Oliver Stone non sconfina nella faziosità ridicola di Michael Moore o nella partigianeria di John Pilger, ma sembra volerne seguire le tracce ed è bene rendersene conto. Girare un documentario attraverso il filtro del proprio credo politico, annulla ogni proposito formativo ed è deplorevole al pari di quelle campagne mediatiche americane che si pretende poi di condannare con il documentario stesso. Tutt'altro che indovinata la scelta di doppiare e non sottotitolare il film, soprattutto per la qualità del doppiaggio.