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CELLA 211 regia di Daniel Monzón

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Blutarski     7½ / 10  05/12/2010 23:28:52Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Anche se sembra una puntata di prison break, Cella 211 è decisamente un buon film sul tema del carcere, scritto bene e piuttosto impegnato dietro la maschera di film d'azione. Il carcere è certamente un aspetto devastante della nostra società, la politica quasi sempre se ne frega ma basta guardare i dati dei suicidi per capire fino in fondo quale tremenda realtà si trovano davanti gli individui che ci entrano. Ed il film sembra quasi aprire un canale tra dentro e fuori, tra la vita di tutti i giorni e il grigiore della galera. Tutto scaturisce da un evento apparentemente casuale e assurdo, tuttavia simbolico, del crollo di un pezzo di tetto nella testa del povero Juan. Niente è in realtà lasciato al caso, ma anche questo piccolo evento è il figlio del disinteresse della società verso prigioni fatiscenti e disumane. Il film poi ci porta a rivedere tutte quelle buone convenzioni che ci consentono di dividere il mondo solo in buoni e cattivi e ci descrive un mondo fatto di individui non poi così diversi dai loro carcerieri in una specie di mondo alla rovescia in cui si creano impensabili legami di solidarietà tra uomini che hanno in comune un profondo senso di sfiducia verso qualsiasi idea di giustizia.