tylerdurden73 4½ / 10 03/05/2010 14:54:58 » Rispondi Poteva e doveva essere trattata meglio quest’idea,magari non originalissima ma dall’elevato potenziale. Un futuro in cui gli esseri umani invecchiano tra le mura di casa, collegati a rivoluzionare apparecchiature che gli permettono di muovere cloni esteticamente perfetti che ne fanno le loro veci.Qualsiasi rapporto umano viene eliminato,addirittura anche quando trattasi di famigliari e congiunti,limitando così al massimo qualsiasi rischio di “incidenti” vista la resistenza dei “surroghi”,veri protagonisti di una realtà artificiosa in cui tutto appare impeccabile e la criminalità sembra scomparsa. Un inno al perfezionismo,sia estetico che sociale,in realtà molto più utopico e inattuabile di quanto si possa pensare.Uno spunto che avrebbe bisogno di considerazioni che vadano oltre il solito edificante monito da quattro soldi,ed invece le implicazioni socio-politiche risultano inconsistenti,un mero pretesto per mettere in scena il solito monotono thriller,scandito da sbiadite scene d’azione e da un intreccio esile. Bruce Willis,ridicolo in versione clone con parrucca bionda,svolge il compitino senza sbavature,Rhames è conciato in maniera sconcertante, mentre l’accoppiata femminile Mitchell/Pike non va oltre un gran belvedere.Mostow conferma di avere poca dimestichezza con la fantascienza,dopo il terzo pietoso capitolo di Terminator torna a misurarsi con un genere che sfrondato da ogni impegno si propone come il solito futile baraccone.