saffanu 4 / 10 03/05/2010 23:41:41 » Rispondi L'elaborazione di un lutto, del dolore, l'analisi dei rapporti in quel che resta di una famiglia, rapporti che vanno in pezzi e poi piano piano si ricompongono. Peter Jackson inizia bene e nei primi minuti disegna con mano abile il quadro famigliare (ottimo uso della telecamera, montaggio superlativo) poi continua bene a intermittenza, alternando al racconto fastidiosi e lentissimi intermezzi dell'al di là (o limbo che dir si voglia), ambientazioni da desktop wallpaper buttate a caso, pacchiane, lente, in alcuni casi anche mal fatte e comunque noiose, inutili, sembra di vedere un film interrotto troppo spesso dagli spot. Alla lunga si perde un po' il filo, la sceneggiatura si sfalda e si giunge ad un finale brutto, con forzature e scelte discutibili. Per quanto efficace l'analisi della ditruzione della famiglia, non lo è per nulla quella della ricostruzione, si resta col fastidio di un opera imperfetta, per meglio dire SCIUPATA. E' ormai chiaro che questo è un difetto ricorrente di Peter Jackson, che già aveva rovinato il pregevole King Kong con sequenze di una pacchianeria e di una stupidità inaudita. E' un regista che andrebbe quidato e moderato da un buon produttore, come avvenne nella serie del Signore degli Anelli dove i danni vennero fortemente limitati, il problema è che ha fatto talmente tanti soldi che ora si produce da solo e nessuno lo può limitare in alcun modo. Per fortuna Lo Hobbit lo dirige Del Toro, pensate all'imbarazzo quando avrà visto questo pasticcio del suo produttore, non può certo dirgli che è brutto se no si compromette ed è fregato...