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AMABILI RESTI regia di Peter Jackson

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wallace'89     7½ / 10  05/03/2010 13:48:17Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Amabili Resti è prima di tutto un film veramente particolare, che prende diverse vie rischiose con piglio personale e sincero. E in una maniera o nell'altra tradisce le aspettative in maniera sorprendente.
Una storia simile è chiaro fin da subito che poteva essere adattata in maniera differente, chi si aspettava una prova di misura e maturità da parte di Jackson, chi una storia straziante che riportasse il regista in quel campo già esplorato da quel gioiellino che è "creature del cielo", riuscita mistura tra macabricità e poesia.
Presupposti simili (ma in realtà non proprio così...) ma esiti clamorosamente differenti. Il regista ha fallito nel realizzare come si sarebbe dovuto questa pellicola? Si è fatto soppraffare dall'ingenuità, dal manierismo, dalla visionarietà a discapito di emozioni reali? Ha realizzato un film edulcorato?
Per quanto mi riguarda chi ha pensato ciò è perchè prima di tutto aveva pensato di assistere a tutt'altro film per rendersi conto che Amabili resti è un film compiuto e sensato così com'è e come vuole essere,per chi vuole accettarlo.E non sto parlando di accettamento incondizionato, perchè è tutt'altro che immediato accettare un film così bizzarro e apparentemente spudoratamente buonista( ma ammetto che è vero anche il contrario per il secondo punto), ma che io definerei più profondamente ontologicamente positivo.
Fin dall'inizio in questo senso "si viene messi a dura prova" facendo la conoscenza di questa famiglia modello "mulino bianco", ma l'alchimia tra gli attori vince con naturalezza sulle perplessità grazie a Jackson che permea il film di forte sensibilità registica e disarmante,forse imbarazzante, sincerità dal forte calore, con pennellate di gusto impressionistico che conquistano. Inutile far finta che il lavoro registico non sia creativo e notevole, che ci sono accenti cinematografici meritevoli nei diversi campi e tonalità in cui si muove il film,dal thrilling al drama fino al surrealismo.Con emozione.
Le scene oniriche e surreali sono state le più criticate, e mi avvalgo della facoltà di riconoscere che sono di dubbio gusto, ma anche qui legittimate dal contesto. L'esperienza metafisica della ragazzina poi tanto metafisica non è, si rifà chiaramente al suo immaginario edulcorato e materialista, ma non deve essere necessariamente un difetto.
la scena più "sgraziata" con lei che balla con l'amica, risulta genuina e folle da un certo punto di vista.
Non riconosco poi la critica che Jackson si faccia scavalcare dal compiacimento tecnico di queste scene quando poi non durano tanto nel minutaggio complessivo, che non perde mai di vista invece i personaggi.
Non è omogeneo il film, ci sono scene che sono di grande accuratezza cinematografica ma anche qualche calo e stanchezza nella seconda parte, comunque il legame con i personaggi ci porta con partecipazione fino al finale.
Che è un altro punto discutibile, ma che rientra ancora nei dettami voluti dal film e dal suo senso complessivo,che ristabilisce così quell'ordine iniziale e la sua cosmologia positiva, e che anzi trascende una certa soddisfazione spettacolare-cinematografica voluta dallo spettatore, per andar più in profondità. O sprofondare nella retorica,che sono punti di vista, ma se legittimato da una sentita urgenza comunicativa è giusto che il film dica la sua.
Jackson non è per niente un autore di cinema in decadenza, e un film per quanto discutibile ma creativo e vitale come questo a mio avviso ancor maggiormente dimostra.
Da troppi bollato come solo un "demiurgo" di effetti speciali, ma il vero effetto speciale alla fine sono le interpretazioni della protagonista di cui ci si ricorderà a lungo, e quella di Stanley Tucci,che rappresenta la banalità del male con il giusto senso della misura.
Non male anche il resto del cast, tra cui una forse inutile Susan Sarandon ma che in realtà ho trovato piuttosto piacevole .
E Brian Eno, insieme alla fotografia,contribuisce di non poco nella riuscita del film oltre alle canzoni di Elizabeth Frasier anche se un pò inflazionate.
Forse il film più emozionante e sentito della stagione che ho visto.