VincentVega1 7½ / 10 04/05/2011 12:40:58 » Rispondi Lo scrittore più grande è quello che scrive per se stesso prima che per i propri lettori. Quando lo scrittore inizia ad essere influenzato da scelte di mercato o da strategie di distribuzione, allora è come se gli venissero spaccate le caviglie con un martello: sarà per sempre costretto su una sedia, la sua posizione lavorativa, privato della libertà. La libertà di farsi una corsa in riva al mare o una passeggiata in un sentiero di montagna. E così piano piano lo scrittore muore, non ha più voglia di sorridere, e quel lavoro che gli piaceva tanto diventa abitudine. Privato delle proprie idee diventa un nome sullo scaffale impolverato della libreria vicino casa.
"Misery non deve morire", anzi no: "Paul Sheldon non deve morire".