Nikilo 3½ / 10 13/08/2011 01:41:30 » Rispondi Comincio già a vedere due 6 a questa schifezza, e già la cosa comincia a darmi noia, è ora di intervenire!
Initial D è il titolo del film all'omonimo manga ( da cui sono anche state tratte diverse serie tv anime). Premetto da subito che conoscevo a grandi linee il manga, mentre ho avuto invece modo di guardarmi tutta la First Stage dell'anime, quindi conosco abbastanza bene il soggetto in questione.
Il film è senza ombra di dubbio destinato ad un target di età piuttosto giovane, definibile quasi come la versione asiatica di Fast & Furious, fin da subito comincia a pesare molto il fatto che sia tratto da un manga, tanti passaggi nel film per una questione di tempistiche sono raccontati in maniera molto sommaria e sbrigativa e a primo impatto possono generare confusione a chi non conosce affatto l'omonima serie anime/manga da cui il film è tratto. I primi sette minuti sono molto fedeli alla storia, poi però si comincia da subito con una serie di tagli netti, per incentarre subito la storia sulle sfide automobilistiche, primo errore perchè sorvola il regolare climax di coinvolgimento del protagonista al mondo del Drift ben presente nell'anime ad esempio.
Takumi inizialmente si presenta come un ragazzo svogliato, disinteressato al mondo che lo circondava, vive alla giornata, consegna il Tofu per suo padre, e conduce una vita abbastanza semplice, al limite del noioso, al contrario dei suoi amici fissati su tutto il mondo dei motori e delle corse, Takumi pare essere completamente distaccato dalla cosa, non gli interessa affatto. Quasi per caso finisce per scontrarsi ( a dire il vero se lo ritrova a fare il suo stesso percorso, mentre stava facendo consegne) con un pilota di una banda, ma ormai abituato da diversi anni a fare il valico, per lui è uno scherzo superare lo scocciatore, così con estrema disinvoltura e senza battere ciglio si libera velocemente del guidatore proseguendo per la sua strada. Pochi giorni dopo, il pilota della Trueno Panda AE86 ( la sua auto) era già diventata leggenda. Da qui in poi tutte le bande locali cominciano a radunarsi sempre più spesso sul passo di AKina, speranzosi di incontrare il "pilota fantasma". La particolarità infatti è proprio data dalla natura del veicolo un vecchio modello anni '80 che con il passare del tempo era diventato obsoleto, lasciando il posto a nuove e più potenti vetture.
Il fatto che sia contornato da particolari assai fastidiosi da numerose cadute di stile, una piega completamente diversa dal soggetto originale, e da un doppiaggio abbastanza imbarazzante non mi fa apprezzare per niente Initial D ( il flm).
---Occhio potrebbero esserci degli spoiler sulla trama---
Anche i personaggi sono stati abbastanza rivisitati, Takumi non rispecchia molto il suo personaggio originale, molto più distaccato e menefreghista, Bunta il padre viene mostrato come un povero alcolizzato violento e maniaco ( un vero affronto dato che nell'anime è più una guida di supporto), molti avversari non sono neanche menzionati così anche il sempai Iketani amico di Takumi ed Itzuki. Anche tutta la storia che ruotava intorno gli avversari ( e che avrebbe fatto comprendere l'avvicinamento da parte di Takumi nel mondo del drift, infatti ad ogni sfida successiva in Takumi cominciava a germogliare il seme della competizione) in particolar modo ai fratelli Takahashi è stata molto semplificata. In definitiva molti risvolti della serie anime sono stati tralasciati, sostituendoli con degli altri, molto meno interessanti e assolutamente fuori-luogo, come il fatto che Natzuki sia una pseudo-prostituta, cosa completamente distorta, o il guasto improvviso alla E86. L'unico personaggio che viene a grandi linee rispettato è proprio Itzuki, ( anche se pure qui avrei qualcosa da obbiettare, la macchina che il ragazzo compra non è una E86 ma bensì il modello antecedente) ma è un po' poco dato che riveste un ruolo assai marginale.
Ora il regista ha tutto il diritto di personalizzare il prodotto, il problema è che diventa un'aggravante quando lo spettaore conosce il soggetto da cui è tratto, e diventa inevitabile il confronto.
Il fatto poi che gli attori molto giovani recitino in maniera quasi amatoriale, privi di qualsiasi mordente, rende il film ancora meno privo di enfasi. La stessa enfasi nelle gare, ben presente nell'anime io non sono proprio riuscito a riscontrarla. Initial D risulta essere un film assai deludente persino sul profilo tecnico perde molto a causa dell'uso eccessivo degli split screen e di una frammentazione forzata di moltissime scene, che non hanno certamente aiutato nell'insieme, facendo perdere molta fluidità alla storia. Discorso analogo per le musiche spesso forzate, e non sempre pertinenti al contesto.
In definitiva Initial D non riesce in nessun modo a coinvolgere lo spettatore, è un fallimento su quasi tutti i fronti. Per chi per sbaglio si fosse imbattuto in questa ciofeca, consiglio vivamente di andarsi a vedere la prima stagione dell'anime, molto più appassionante e suggestiva.
IceKiller 15/08/2011 19:32:44 » Rispondi quoto, la seria animata è migliore.