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IL DEMONE SOTTO LA PELLE regia di David Cronenberg

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BlueBlaster     6 / 10  14/02/2014 15:51:53Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Idee scandalose ed estreme per un horror invecchiato male ma che sopratutto nei suoi eccessi risulta spesso ridicolo...non credevo puntasse così prepotentemente verso la sessualità (in questo caso promiscua ed animalesca).
L'ambientazione del palazzo isolato (dal profetico nome "Arca di Noè") che diventa da "oasi sicura in cui fuggire" a "prigione da cui dover scappare" è significante ed accattivante...tutta la prima parte del film mi è piaciuta con il diffondersi del parassita (anche metafora dell'AIDS causato dalla fame sessuale e dalla promiscuità, ma potrebbe anche essere la dipendeza dal sesso che ha invaso la nostra società), scene da body-horror tipiche di Cronenberg e tutto il concetto del parassita immesso nel corpo umano per migliorarne le funzioni.
Il film è pregno di significati sociali, scientifici e psicologici...con quella piccola comunità ritorna allo stadio selvaggio con orgie e cannibalismo (non è mai bene isolare gruppi di persone) oltre che con comportamenti omosessuali, incesti, rapporti pedofili...un vero delirio man mano che arriviamo alla fine!

Visivamente forti, oltre ai concetti, le scene splatter con ventri squarciati e parassiti schifosi che fuoriescono dalla bocca o dal corpo...come sempre questo regista "stupra" il corpo umano a suo piacere. Abbiamo poi riferimenti alla sottocultura zombie (questa location verrà ripresa in "Demoni 2 ") quando vediamo questi contagiati arrancare in stato catatonico e cercare di contagiare gli altri...e secondo me questa vena romeriana se la poteva risprmiare.
Però la regia non mi piace proprio perché ha troppi rallenty, ostenta sulle immagini, la fotografia ed il montaggio non sono chissà cosa...anche se poi delle inquadrature ottime denotano le capacità del regista.
Se dovessi dare un voto per quello che ho visto darei 4 mentre per quello che mi ha trasmesso la storia 8.

Insomma un film visionario e pieno di idee, che poi si svilupperanno nel Cinema del regista canadese, e proprio perché è una delle prime pellicole di questo autore racchiude troppi concetti e metafore che creano della confusione nella sceneggiatura.
Non l'ho gradito poi molto ma per l'epoca un film estremo, sopratutto nella sfera sessuale, ed estremamente originale che merita anche oggi una visione.
Il commento finale in cui una voce alla radio dice che si vocifera di un delirio di sangue ed orge all "Arca di Noe" (come se in quel palazzo ci fosse stato un nuovo inizio) ma che tutto viene smentito e la situazione è tornata alla normalità..."loro sono normali, sono come noi...come tutti noi..." fa davvero riflettere, ormai il contagio è iniziato ed è invisibile!