Ciaby 8 / 10 13/09/2009 17:21:09 » Rispondi "Voglio vedere il mondo proprio come lo vedi tu"
Bel thriller-horror giapponese, fondato su una trama a dir poco magnifica ed originale, che tira in ballo una delle anormalità del cervello più affascinanti: la sinestesia, ovvero il confondere i sensi. Osservare il colore rosso senza averne una percezione visiva, ma tattile; osservare la pioggia senza ricollegarsi a termini come "bagnato" o "freddo", ma "quadrato" o "triangolare". Costruire una trama su questa malattia è un fatto lodevole.
Soprattutto se "Synesthesia" non si lascia allettare dai cliché tipici del genere, ma si sviluppa autonomamente, occhieggiando solamente a certo cinema di Kiyoshi Kurosawa (Cure su tutti) : campi lunghi, riprese lente, fotografia tra il morboso e il freddo. L'esordiente Matsuura dimostra una notevole maestria nel cardinare il suo cinema, confezionando un thriller livido, lento e pacato, che certamente deluderà chi si aspetta un horror dai facili sussulti.
Perchè in "Synesthesia" troverete tutto fuorchè spaventi. L'orrore qui è puramente psicologico, lento, ma decisamente nefasto. E il paragone con "Cure" non è casuale: tutto procede lentamente e in toni ipnotici, quasi ipnotizzanti, alternando momenti cristallini ad altri di violenza improvvisa. Il tutto arricchito da una magnifica colonna sonora che alterna pezzi di glitch-ambient pop a vere e proprie jam sessions di jazz-blues e dalla recitazione di un cast stellare: Dal sempre criptico Ryuhei Matsuda di "Nightmare Detective", "Gohatto" e "Blue Spring" alla dolce e sempre carina Aoi Miyazaki, protagonista anche di "Nana" e "Harmful Insect".
In conclusione: un ottimo film d'autore travestito da horror in cassetta, dotato di un'ultima mezz'ora finale poetica e da brividi, ricca anche di riusciti e inaspettati colpi di scena.