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ULTIMO TANGO A PARIGI regia di Bernardo Bertolucci

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vito corleone     5 / 10  24/06/2008 20:00:15Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il film di Bernabucci è lento e in alcuni punti noioso.
La sceneggiatura ruota intorno ad un uomo di mezza eta' distrutto e sull'orlo della pazzia per colpa del suicidio di una moglie adultera e non proprio ideale,ma che comunque amava alla follia.
Allo stesso modo la ragazza ventenne ama il proprietario d'albergo; nonostante sia un'uomo greve e rozzo,la giovane è affascinata piu' dal 45enne che dall'infantile cineasta.
Bisogna ammettere che il messaggio della trama è originale,anche se squallido e non condivisibile dalla morale comune,ma la sceneggiatura secondo me è poco curata nella presentazione dei personaggi secondari e nella connessione con i protagonisti,e inverosimile: quante possibilita' ci sono che una ragazza si innamori per colpo di fulmine di un uomo che potrebbe essere il padre e ci instauri una relazione completamente basata sulla violenza verbale e sessuale senza sapere niente l'uno dell'altro? Quante probabilita' che una donna che si dichiari innamorata un minuto dopo spari alla sua meta'?

La recitazione di Marlon Brando è ottima,non la migliore,ma comunque l'attore da dimostrazione della sua bravura e versatilita'.
Anche la fotografia è molto bella,e probabilmente in alcune inquadrature (quelle con i giochi di luce) suggerita dall'attore stesso,come fece in Apocalypse Now.
In conclusione pero' il film non raggiunge la sufficienza,dato che il regista italiano,secondo me,ha voluto,vista l'epoca,lanciare una sfida cinematografica irriverente (si è beccato anche la reclusione) e non ha fatto nascere l'opera dal cuore.
Non sono ne' prete ne' moralista,e tantomeno difendo i loro ideali,ma non ci vuole molto a capire che invettive contro la Chiesa nei riferimenti ai sacerdoti o alla famiglia e al pubblico pudore,vista la pellicola (oltretutto censurata) non sono una coincidenza se si trovano insieme miscelate in un contesto poco attinente.
Il film ha preso parecchi punti con giudizi di critici che avevano trovato nel film retaggi poetici collegati all'Eros e Tanathos,che secondo me,non erano proprio nelle intenzioni del regista.
Molto soppravvalutato.
Gruppo STAFF, Moderatore Jellybelly  24/06/2008 20:37:09Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Va bene tutto, ma almeno non mi confondere Bertolucci col mitico macellaio di "Compagni di scuola"...
vito corleone  25/06/2008 12:35:23Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Chiedo scusa,
spero sia evidente che si tratti di un "lapsus linguae" (o sarebbe meglio dire "scripta").
Sono abituato a scrivere velocemente alla tastiera e quando ho scritto il commento avevo un problema di lavoro per la testa.
Visto il nome del regista (Bernardo),nella fretta ho unito la prima parte del nome con la seconda del cognome e per caso è uscito fuori il cognome del mitico Angelo!
strange_river  18/09/2008 17:28:09Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"quante possibilita' ci sono che una ragazza si innamori per colpo di fulmine di un uomo che potrebbe essere il padre e ci instauri una relazione completamente basata sulla violenza verbale e sessuale senza sapere niente l'uno dell'altro?"


nessuna, per quello si fanno i film...
;-)




vito corleone  22/09/2008 19:21:33Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
eh gia'!