caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

CAPITALISM: A LOVE STORY regia di Michael Moore

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
marco86     6 / 10  28/11/2010 19:57:43Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
visto l'incipit, era lecito aspettarsi qualcosa di più accattivante. e invece, il film di Moore non si capisce bene dove voglia andare a parare: nella prima parte, tenta una critica faziosissima al sistema capitalistico, senza chiedere neppure un'opinione a qualche esperto, e mettendo in risalto solo le vicende negative (così è troppo facile portare acqua al proprio mulino). il capitalismo, pur con tutti i suoi inevitabili difetti (anche la democrazia mica è perfetta), ha permesso uno sviluppo economico/sociale/tecnologico senza precedenti nella storia dell'umanità. purtroppo molti occidentali, abituati ad avere il **** parato, criticano a 360° gradi il sistema che gli permette di avere il **** parato. per carità, molte critiche sono sacrosante e fondate, ed è giusto battersi in quella direzione. ma criticare tutto il sistema (quali sono i sistemi alternativi? il comunismo? lol) richiede una competenza ed una profondità di analisi che in moore non ho trovato.

la seconda parte del film, invece, circoscrive il tema alla crisi americana dei mutui. un tema che meritava più spazio, ma su cui è probabilmente giusto incazzarsi, e quindi moore fa bene. quindi molto meglio la seconda parte della prima, faziosa e superficiale.