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MY SON, MY SON, WHAT HAVE YE DONE regia di Werner Herzog

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paride_86     5 / 10  22/10/2010 00:10:39Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Dal connubio di due grandi artisti del cinema esce fuori un film scialbo e superficiale. Eppure le carte in regola per un buon risultato c'erano tutte: tragedia greca, gusto per il grottesco, bravi attori...eppure la storia viene sviluppata senza una vera analisi psicologica del protagonista, puntando tutto sulle cifre dell'assurdo e dell'incomprensibile.
Forse molti pensano che basti questo a fare un film "a la Lynch": personaggi impenetrabili, a volte ridicoli e certamente grotteschi; dialoghi e immagini assurde; gusto per il tetro e per i colori accesi. Ma sta davvero tutta qui l'arte cinematografica del regista di "The Elephant Man"? Dove sono le raffinate proiezioni psicologiche di "Mulholland Drive"? E il talento visivo, la suspense, l'attenzione per il sonoro di "Strade Perdute" e "Cuore Selvaggio"?
No, non ci siamo proprio: infatti questo è un film di Werner Herzog che gioca ad imitare David Lynch, ma senza averne lo stesso talento visionario e disturbante; la stessa capacità di raccontare i personaggi scavando nel loro inconscio.
Qui non c'è psicologia: il protagonista è raccontato come un puro folle che inanella uno svarione dopo l'altro, senza un logico (o illogico) principio di causa-effetto. Per non parlare degli altri personaggi: puro contorno, ad eccezione della madre, interpretata da un'ottima Grace Zabriskie che, purtroppo, ha avuto nel film meno spazio di quanto meritasse.
Per quanto riguarda l'aspetto tecnico, inoltre, i fan di Lynch sanno benissimo con quanta cura e meticolosità il Maestro componga le scene e sviluppi il sonoro: qui, invece, troviamo una fotografia piuttosto insulsa, con un contrasto così elevato che più di una volta, sullo schermo, gli alberi o gli stessi personaggi appaiono quasi neri. Anche l'audio lascia a desiderare: il rumore delle rapide del fiume, tanto per fare un esempio, suona elettronico e risulta identico a quello di un aereo che si sente passare qualche scena più tardi.
Insomma, Herzog ha fatto sicuramente di meglio: il remake de "Il Cattivo Tenente", presentato a Venezia nello stesso anno di "My Son, My Son, What Have Ye Done", ne è la prova lampante. Spero, inoltre, che gli passi la voglia di imitare David Lynch: ogni regista ha il suo stile e il suo immaginario, perché cercare di fare ciò che fanno gli altri?