Febrisio 7½ / 10 26/09/2010 10:34:18 » Rispondi Le visioni di film post-apocalittici rischiano spesso di esagerare da un lato più fantasioso, guadagnando in spettacolarità, ma di conseguenza perdendo in credibilità. The Road, quasi come da titolo, prende un'altra strada, quella più realistica.
Un film non adatto a tutti, pur non mancando di evidenziarsi come prodotto di massa, avendo anche pregio di mostrare due grandi attori. Viggo Mortensen regala una bella rappresentazione del suo personaggio. Mentre Charlize Theron rimane un personaggio più in ombra, seppur figura indispensabile. Le scenografie risultano nella loro sporcizia, sin troppo perfette, esaltando però la cupa fotografia. La tensione è palpabile in molti momenti, non fine a se stessa, incontrando i vari personaggi, ma rimandome costantemente alla larga. Eppure tutto questo bel contorno, farà storcere il naso a parecchia gente, che si ritroverà nel bel mezzo del film sprovveduto di una trama (strada) vera e propria. Lo spettatore più emotivo e sensibile si farà coinvolgere più facilmente, immedesimandosi non solo nella grave situazione, ma aiutato nel continuo e malinconico intercalarsi tra presente e passato del padre.
Paradossalmente The Road è un film che tratta del futuro, con un protagonista tristemente radicato al nostro presente. Il cammino tra padre e figlio è intenso. Il conflitto è generazionale; Il bambino accetta la situazione, il padre no. Il bambino non possiede un passato così negativo (ce l'ha, ma non capisce l'importanza), cerca di farsi strada, ottimista, alla ricerca di buone emozioni che lo possano aiutare in futuro e che lo facciano crescere normalmente, non nella paura. L'altro, il padre, legato al triste passato, scappando dal presente. Volendo istruire il figlio con i suoi principi vitali, desiderando essere un modello di vita, ma nel contempo esempio anche da non seguire, se non nell'educazione di sani principi.
Il tutto vien inaspettatamente ben evidenziato nel finale, un pochino da favoletta, ma che è risultato del modo di pensare/vivere del bambino verso una nuova vita, il futuro, una nuova famiglia. Il cambiamento, anche ingenuo, portato dal giovane, e mai preso in considerazione dal vecchio.
Chi insegna a chi? Chi deve ascoltare chi?
La nuova famiglia, dai dettagli del cane e il bambino nella casa, già inseguivano i due da inizio film. La scuola di pensiero del padre, scappando, ha fatto sì che tutto si posticipasse alla sua mancata presenza. Perchè non venirsi incontro prima??
In conclusione The Road, è un bel viaggio, ricco di paesaggi e tensione, anche se poco geografico, ma più personale, indicando, senza voler cedere troppo in risposte e nella retorica, celandosi in una delle innumerevoli strade da percorrere, la propria scelta di vita.