StranzCronenber 6½ / 10 22/01/2010 15:13:08 » Rispondi Carino. Mi aspettavo qualcosa di più, in tutta sincerità. A mio parere, il film è godibile, ma troppo troppo lento, nel senso che gli argomenti affrontati avrebbero meritato un approfondimento ulteriore, ed interpreti maggiormente all'altezza. Penso ad esempio al rapporto tra schiavo e padrone, instaurato tra gli umani della Terra e i cloni della Luna. La metafora è molto interessante, interpretabile secondo numerose chiavi di lettura.
In effetti, non credo che l'idea portante del film stia nella clonazione. Non è necessario, al giorno d'oggi, essere un clone per ritrovarsi prigioniero di una vita che non si desidera: è la regola su cui si regge ogni società moderna. Tu sei operaio, tu sei idraulico, tu sei camionista, e così via... Il 90% degli uomini conduce una vita che detesta. La prospettiva è a questo punto ancora più desolante, rispetto al soggetto clonato con una propria autocoscienza. Non c'è un'astronave che ci condurrà verso la salvezza, non ci sono tv che organizzeranno scoop sullo scandalo della schiavitù imposta ai cloni: milioni di clonati vivono infelici, depressi, sottomessi alle logiche di un'organizzazione sociale che gli impone di rispettare un dato ruolo, senza possibilità di scampo.
Ciumi 30/03/2010 07:11:12 » Rispondi Sono d’accordo sia con il voto che con le considerazioni fatte. Il film ha una sua raffinatezza, ma sembra più preoccuparsi della precisione delle citazioni che non a sviluppare il proprio argomento, che tuttavia proponeva e aveva trovato. Peccato.
E a venire meglio approfondito poteva anche essere lo stesso rapporto tra clone e clone (o tra operaio e operaio, schiavo e schiavo, infelice e infelice). Anzi, il tenere invisibile il padronato (come nel mondo reale, il padrone è sempre invisibile all’operaio) non era affatto una cattiva idea, e a questo punto diventava interessante addentrarsi più nei comportamenti degli sfruttati: spesso una ferocia reciproca, prima di una solidarietà, viene ad innescarsi tra i “cloni”. Il regista sembra piuttosto ridurre il disagio degli isolati ad un sentimento di nostalgia nei confronti del luogo famigliare.
nwanda 23/01/2010 16:40:41 » Rispondi si potevi mettere certi commenti sotto spoiler.. rovini il film a chi non l'ha ancora visto..
StranzCronenber 25/01/2010 16:14:00 » Rispondi veramente ci avevo provato, ma nel correggere deve essere saltato il code dello spoiler. Una volta inviato, me ne sono accorto, ma non ho capito come e se si può modificare. comunque, non mi pare che chi non ha ancora visto il film, possa capirci qualcosa da questo commento.
nwanda 27/01/2010 21:18:07 » Rispondi no non puoi modificarlo. dovresti contattare i moderatori tipo.. vab se non l'hai fatto apposta amen, però la parola