Estonia 8 / 10 17/12/2009 12:04:08 » Rispondi Il prolungato isolamento di un individuo che lavora nella base lunare di una multinazionale per procurare energia alla terra crea allucinazioni stranianti e pare distorcere i parametri della realtà, moltiplicando la natura unica e irripetibile del Sé e aprendo inevitabili crisi di identità. Ma è la condizione di forzata solitudine che fa impazzire o la spiegazione risiede invece nella più prosaica logica economica del profitto? Ottimo questo film girato con pochi mezzi ma con buona inventiva, che riprende e rielabora alcuni classici del genere science-fiction, da Blade Runner a 2001: Odissea nello spazio, e approfondisce tematiche inerenti alle riflessioni filosofiche sull’uomo e all’autenticità del proprio essere rispetto al vissuto personale e ai propri ricordi ed emozioni, oltre che temi legati all’etica che sta alla base del progresso tecnologico e del potere di sfruttamento delle multinazionali. Il molteplice disvelamento della verità apre scenari nuovi anche se una conclusione un po’ troppo affrettata tradisce in parte le aspettative di uno sviluppo ‘terrestre’ delle ineluttabili implicazioni consequenziali, l’eco delle quali giunge comunque forte e chiaro a livello audio-mediatico.