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THE POUGHKEEPSIE TAPES regia di John Erick Dowdle

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Jolly Roger     7 / 10  03/04/2015 09:30:30Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Finalmente sono riuscito a vedere questo film dal nome impronunciabile (e non provo nemmeno a scriverlo). Il film ha ricevuto critiche molte diverse, chi lo ha osannato e chi ne è rimasto perplesso. Personalmente l'ho guardato perché consigliatomi da Uskebasi che l'ha commentato in precedenza.

E' un film che colpisce, ha molti pregi e qualche difetto; darò più peso ai primi, perché contano di più.

IL MONTAGGIO - Il film è un susseguirsi di interviste e di servizi del telegiornale relativi al serial killer The Butcher, spezzati da video amatoriali girati dal killer stesso. Gli intervistati sono i detectives, i consulenti psicologici e i profilers, la gente comune, i parenti delle vittime eccetera. Le loro interviste sono molto credibili ed in alcuni casi angoscianti. Il film ha un ritmo perfetto, perché ad essere perfetto è il montaggio.

I VIDEO AMATORIALI - Il vero pregio consiste nei filmati amatoriali girati dal killer, migliaia di videocassette che sono state abbandonate da The Butcher e sono state ritrovate nella sua casa.
La pellicola è sporca, a tratti rovinata e ciò contribuisce a conferire alle immagini un terribile effetto-verità. Il killer riprende sia i rapimenti, sia alcuni momenti passati successivamente con le vittime. Il contenuto è agghiacciante, ci sono alcuni video che fanno davvero torcere le budella. Oltretutto lasciano intendere che ci siano altri video, di gran lunga peggiori, che però non verranno proiettati - anche se qualche scena di tortura non manca.
I video più terribili sono comunque quelli dei rapimenti, in particolare il primo, ai danni di una bambina di otto anni. Vale la pena anche citare il rapimento della donna che accetta un passaggio in auto dal killer, credendolo un agente di polizia. Una volta che si trova sui sedili posteriori dell'auto (quelli che sono divisi dalla parte anteriore dalla tipica rete delle auto di polizia e che hanno gli sportelli bloccati) comincia un dialogo terribile con il killer, che le chiede: "signora, come mai mi ha chiamato agente? Io non le ho mai detto di essere un agente…." Una scena davvero angosciante, una tensione sempre più difficile da sopportare man mano che la consapevolezza si fa strada nella mente della donna, man mano che lei capisce con chi sta avendo a che fare…
Comunque, l'aspetto geniale di questo film consiste nell'aver fatto tesoro della tecnica dei vari mockumentary che tanto vanno di moda in questi anni, applicandola in modo molto originale a qualcosa di estremo, come le gesta di un serial killer.

IL FINALE - io l'ho trovato terrificante.


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L'ASPETTO DELLA CRITICA - Il film, in modo sottile, contiene ben tre critiche, abbastanza velate ma intelligenti:
1) la prima critica è verso la pena di morte. Un modo di risolvere le cose che è assolutamente antiquato e fallibile, considerando tra l'altro che nel film verrà poi giustiziato un innocente.
2) la stampa ed i mezzi di informazione. La critica qui è molto più palese: i giornali vengono attaccati per il loro ricorrere sempre al sensazionalismo e per il fatto che fomentano le masse verso individui che sono soltanto indiziati di un crimine, ma non ancora giudicati tali, costruendo e dipingendo a dovizia la figura del "mostro" col solo fine di vendere più copie del proprio magazine. Nel film, ad esempio, si critica il fatto che per mesi i giornali abbiano parlato di un individuo, indagando gli aspetti più intimi della sua vita per dipingendolo come un mostro, salvo poi, una volta riconosciuto innocente, dedicare alla sua innocenza soltanto un piccolo trafiletto.
3) i profilers. Il film contiene una critica verso di loro, sfot.tendo le investigazioni che partono dalla ricostruzione dei profili dei potenziali serial killers per indirizzare le indagini verso taluni soggetti. Infatti, nel film vengono mostrate interviste in cui loro manifestano tutta la loro incapacità nel redigere un profilo del killer (addirittura, in una scena un profiler elenca tutti i profili che sono stati attribuiti a The Butcher nel corso del tempo, sono circa una ventina e sono tutti diversi uno dall'altro!). Comunque, tra le tre critiche mosse dal film questa non è per niente condivisibile. Infatti, è assolutamente artificiosa e strumentale, montata cioè con l'obiettivo di dare più forza all'immagine del killer, per renderlo fantomatico e geniale, piuttosto che per muovere serie argomentazioni verso un metodo investigativo che, nella realtà, ha invece portato - e tutt'ora porta - ad identificare molti pazzoidi.

Passiamo ai difetti, perché è vero, ci sono anche quelli.

LA CREDIBILITA' - nella prima parte, il killer pare un soggetto realistico e credibile. Tuttavia, più il film prosegue e più costui diventa un personaggio non credibile, innaturale, una sorta di superman che riesce a fare tutto quello che vuole, ad anticipare la polizia, a farsi beffa di essa, a non lasciare nemmeno un impronta digitale, a rapire persone con una mano e riprendere il rapimento con l'altra, ma soprattutto a compiere mutamenti che sono del tutto inverosimili se non addirittura impossibili nella realtà - ad esempio, il fatto di cambiare "modus operandi" per soli ragioni "strategiche" è una cosa davvero difficile da credere, perché soggetta ad invalicabili limiti che risiedono nella stessa natura umana. Non credo proprio che l'impulso omicida nella realtà possa essere controllato in maniera così logica e raziocinante come il film pretende di farci credere - mentre qui il killer ne fa un uso non solo logico ma addirittura tattico. Per quanto un killer (o un essere umano in generale) possa essere avveduto, non potrà mai riuscire a fare quel che costui fa nel film, a programmare i propri istinti (tanto più quelli violenti) come se fossero i processi di un personal computer, ad agire cioè sotto l'effetto di impulsi sessuali e sadici totalmente incontrollabili ma liberando questi istinti attraverso azioni viceversa totalmente controllate e anzi studiate a priori, come un robot, una macchina di morte perfetta.
Aggiungiamoci inoltre che, in alcuni casi, il killer assume comportamenti teatrali del tutto incomprensibili e quindi ingiustificati. Se uno poi ci pensa bene, il filo logico nel film è quasi assente, perché davvero non si riescono a comprendere le ragioni che spingono il killer a fare quello che fa, soprattutto per quanto riguarda i video ed il finale.

I VIDEO AMATORIALI - L'ho messa tra i pregi, ma allo stesso tempo la scelta stilistica dei video amatoriali è anche un difetto. Viene da sé che lo stile dei video amatoriali, che assurgere a rappresentare con la massima credibilità la vera e propria realtà, non ci azzecca poi con quanto viene rappresentato, se questo poi, come ho detto sopra secondo le mie impressioni, non è credibile. Fa un effetto un po' straniante. In un certo senso, è come ritrovare un video amatoriale su Ercole: o la cinepresa c'era già a quei tempi, oppure quello non può essere il vero Ercole.

Comunque è uno dei film più spiazzanti che ho visto quest'anno, merita sicuramente la visione - anche se è roba per stomaci forti, non per lo splatter, ma per le situazioni, davvero pesanti ed angoscianti - soprattutto pensando che cose così, al netto di quanto sopra, accadono davvero.
ferzbox  03/04/2015 14:05:45Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ho letto con molta attenzione il tuo commento e devo dirti che,per quanto ti dia ragione al 100%,i difetti o le sbavature del film sono trascurabili secondo me.
Dico questo perchè se pensiamo all'innumerevole quantità di Mockumentary o found footage che esistono è èpressochè impossibile non criticarli per cose del genere,o anche peggio.
"The Poughkeepsie tapes" è un Found footage molto coraggioso,dove la figura del serial killer è sicuramente esasperata,ma finalizzata a quello che è sempre(tranne dei documentari) un fine di intrattenimento(artistico o meno)....se dovessimo essere pignoli,allora potremmo anche criticare le musiche in sottofondo durante le riprese amatoriali del sadico(come è possibile che ci sia un sottofondo musicale?),ma questi sono dettagli trascurabili secondo me,adibiti semplicemente ad abbellire il film(perchè parliamo di un film fondamentalmente Jolly)......riguardo all'aspetto teatrale non l'ho mai visto come un difetto; non è detto che uno psicopatico agisca necessariamente d'istinto o in preda alla propria insanità mentale,ti assicuro che ci sono criminali così razionali,anzi sono i più pericolosi(ho un'amica criminologa con cui ne ho fatti a iosa di discorsi così)....la teatralità del killer era funzionale eccome; per gratificare se stesso(magari con l'illusione che quello che stava facendo era per amore dell'arte) e perchè sapeva benissimo che prima o poi l'F.B.I avrebbe visto quelle registrazioni; il pubblico lo aveva...eccome....
Poi va bhè,molte incongruenze che tu giustamente hai citato sono presenti,assolutamente vero,ma i pregi riescono a far sorvolare tranquillamente....per altri prodotti dello stesso genere non è assolutamente così.....sono casi sporadicissimi.....
Jolly Roger  03/04/2015 21:56:29Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
no, ma sono d'accordo pienamente su questi punti.
Si può sorvolare sui difetti - e io stesso avrei potuto farlo dando un punticino in più, soprattutto come dici tu comparandolo ad altri mock o ff dove la finzione è così palese che è addirittura comica...
Il fatto è che è gran peccato che un film che parte con 40 minuti così belli, così perfetti e che spaccano in modo così potente...poi nella seconda parte finisca per calcare troppo la mano, per strafare, esagerando - quando non ce n'era bisogno.
Un killer così reale e quindi così terribile; un film che mi stava piacendo molto, anche se mi si torcevano le budella.
Poi, d'un tratto, cominciano con l'esagerare. Mi riferisco al fatto che abbiano preteso di caratterizzare il killer come una creatura infallibile. Cambia modus operandi, sf.otte la polizia, ci sono venti profili psicologici diversi sul suo conto, semina i pezzi di cadavere di qua e di là, se ne va in giro indisturbato e non lascia alcuna impronta...hanno calcato troppo la mano e questo mi ha fatto desintonizzare da quel forte coinvolgimento che sentivo nella prima parte, s'è rotto qualcosa che poi mi ha reso meno credibile l'insieme. E' un fattore anche emotivo, non solo di valutazione.
Comunque resta un bel film horror e, al di là di questo, ha delle scene che non si possono davvero scordare.
Proprio oggi ho sentito al telefono mio fratello e glie l'ho consigliato
-Uskebasi-  03/04/2015 10:23:15Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Oohh... Finalmente.

Preciso una cosa a favore del film, perché secondo me piccola ma preziosa.
Hai ragione quando critichi il fatto che una persona avrebbe difficoltà a compiere tali azioni e riprendere contemporaneamente, però faccio notare che il film non lo nasconde, anzi un esperto è quasi ammirato da questa abilità del killer. Quello che voglio dire è che molti film, a maggior ragione documentari, tendono a non meravigliarsi o a non spiegare cose strane o difficili che all'occhio dello spettatore attento risultano piccoli errori, mentre qui ci viene detto chiaramente che quello che vediamo non è una cosa tecnicamente normale, ma una delle infinite doti del killer. Io l'ho trovata una cosa intelligente. In questo modo hanno reso più credibile una cosa non credibile.

Sull'altra critica per una volta non mi trovi "teoricamente" d'accordo. Ritieni veramente che non possa esistere un serial killer che riesca a cambiare modus operandi di proposito domando i propri istinti?
Io ho avuto questa immagine del killer freddo, meticoloso e intelligente per tutto il film, senza mai mettere in dubbio se fosse possibile. L'unica prova che potrei avere, è che se un giorno diventassi un serial killer cambierei spesso il modo di uccidere, o almeno proverei a farlo. Dai su, presto inizierò.
A proposito, quando vieni dalle nostre parti?
Jolly Roger  03/04/2015 10:55:41Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
non saprei...mi riferisco alla possibilità di cambiare volutamente il modus operandi.
Mi sembra poco credibile. Cioè, ci sono casi sicuramente in cui il modus operandi è cambiato. Mi viene in mente proprio qui in italia quello che era il killer dei treni. Bilancia aveva cambiato il modo. Ma mi vengono in mentre altri casi.
però non credo lo si possa arrivare a fare come scelta tattica, intendo volutamente.
Però non so davvero...
quindi l'unica cosa è provarci ;-) Quando inizi dimmelo che iniziamo insieme
Vengo sicuro, appena sbrogliata quella questione che mi impegna i week end, poi ti spiego. Ma credo tra un mesetto massimo due.
Peccato che mi son bruciato forse il film più cretino della storia, Birdemic, che però avete già visto, quello m'avrebbe spaccato dal ridere - ma si troverà qualcosa di ancora oltre

-Uskebasi-  03/04/2015 15:51:11Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Birdemic 2
Jolly Roger  04/04/2015 01:09:51Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ok. Affare fatto.
Se c'è il 2 immagino che sia anche più "bello" del primo!