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SETTE ANNI IN TIBET regia di Jean-Jacques Annaud

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quaker     8 / 10  14/12/2006 23:50:31Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
La storia, vera, di H. Harrer, trasportata dal libro di memorie al film da un Annaud non proprio in stato di grazia, ma comunque più che dignitoso. E' inutile dire che i paesaggi sono stupendi e che Brad Pitt è un grande attore (non eccelso come recitazione, ma assolutamente ideale come maschera per un certo tipo di personaggio). In qualche punto è un po' lento e come sfilacciato, altre volte scontato e troppo prevedibile, nell'affrontare il tema dell'incontro fra l'Uomo bianco e le "civiltà primitive".
L'invasione del Tibet da parte della Cina comunista è stata una delle tragedie dimenticate del secolo scorso. E' bene ricordarla sempre.
Anche se in questo film non mi pare si riesca a cogliere perfettamente il senso profondo della religiosità buddista e tibetana (non mi pare, cioè che il regista voglia approfondire il tema), rimane comunque il grande valore di testimonianza che Sette anni in Tibet ha rispetto alla perdurante oppressione cinese esercitata contro un popolo pacifico ed una nazione che non si poteva difendere.