Ciumi 9 / 10 02/04/2010 13:14:39 » Rispondi Non quel che c’è al di là, dietro la pittura, oltre le pennellate e il cavalletto; ma ciò che resta al di qua: il mistero, la passione, lo sviluppo drammaturgico davanti alla tela. Non il ritratto, ma il ritrattista e la sua modella, questo ci dipinge Rivette; e c’è tutta quell’ansia e quell’urgenza dell’artista di fronte alla sua opera, dell’uomo che si accinge, sprovvisto di verità, al cospetto della morte; un desiderio di riaccendere il colore nell’orifizio abbuiato della pittura, e il movimento nell’impassibilità d’un disegno da tempo paralizzato. E’, per l’artista, il bisogno d’un punto esclamativo dopo tanti interrogativi, il sogno di perpetuarsi. E’ per l’uomo il semplice chiedere un risveglio dei sensi, per meno morire.
Rivette ha pazienza e ci chiede pazienza nell’impazienza - difficile - e lascia un segreto in quel ‘La belle noiseuse’, compiuto o meno, che oltre ai suoi vivi fantasmi di più non ci mostra.
Ødiø Pµrø 02/04/2010 14:59:43 » Rispondi Sì sì, w il buco buio illuminato e l'orologio con la pila nuova, ma almeno si vede qualche tetta?
TheLegend 02/04/2010 15:27:19 » Rispondi GIUSTO!Vogliamo la patonza!!!!
Ciumi 02/04/2010 16:48:59 » Rispondi E figuriamoci, basta mettere un paio di cosce nude in locandina e voi vi attizzate subito.
Sì sì, guardatelo, e non fatevi spaventare dalle 4 orette di nouvel vogue (o pallosità francesi come direbbe Katerottola): è pieno di patonze illuminate e di tette con le pile nuove!
TheLegend 02/04/2010 22:51:36 » Rispondi Alla grande allora,me lo procuro subio!LOL